Il nostro appartamento si trova a Sri Jayawardana Pura non lontano dal Parlamento. È al sesto piano di un residence con tanto di piscina e portiere che a qualsiasi ora apre il grande cancello di ferro..a volta un po’ assonnato e con molta calma, altre volte più solerte. È un appartamento grande, grandissimo! Tre camere con tre bagni privati e cabine armadio, un’ampia sala da pranzo con cucina aperta e un bel corridoio. A parte la lavatrice che odora di umidità e che non si può usare per quanto sia vecchiotta tutto il resto è perfetto! C’è tutto!
Senza aria condizionata c’è un lieve odore di umidità nell’aria che rimane anche addosso e sui vestiti lasciati nell’armadio. L’umidità ti rimane anche sulle dita, quando tocchi i tavoli dei baretti e dei ristoranti o gli oggetti dei negozi senza a/c. Ma è un odore a cui ti abitui in fretta…
Dalla finestra non si ha un bel vedere in realtà. Nel terreno sottostante stanno forse bonificando e chissà cosa verrà costruito. Tutta la città di Colombo è in fermento, espansione e si possono notare molti cantieri qua e là…che sia la corsa a diventare the wonder of Asia?
Al nostro arrivo siamo stati accolti da A., mio cognato, che armato di Van è venuto a prenderci in aeroporto. Il Van che ha noleggiato è all’avanguardia con tanto di video schermo e video turistico di introduzione allo Sri Lanka! Non mi ricordo se mi sono appisolata o meno, so solo che ero seduta dietro di fianco al seggiolino montato per la piccola viaggiatrice e che mi guardavo intorno gustandomi i colori e il caos ordinato di Colombo che è ormai quasi familiare.
L’aria era calda, appiccicosa ma ero cosi contenta di sentire finalmente quel calore. A. ci avverte che il monsone è in agguato, o meglio aveva piovuto a dirotto fino al giorno prima! No eh??!! Ancora acqua no!
La novità di questo viaggio è che con noi c’è una coppia di amici ribattezzati dalla piccola viaggiatrice “Mambo e Pampa”. È la loro prima volta in un paese asiatico e sono curiosi di vedere e scoprire, assaporare e gustare piatti nuovi e imparare parole nuove – “com’è che si dice grazie?” “Stuti?” “Istuti?” Bohome istuti – grazie mille.
Siamo arrivati di venerdì e sabato abbiamo fatto il nostro primo giro per la città. Una veloce e urgente tappa dalla sarta per il mio saree (urgentissimo per il matrimonio!)
e poi via a pranzo da Barefoot, il mio locale preferito
e infine lì nei pressi ci siamo affacciati a salutare l’oceano indiano!
Lo stesso oceano che abbiamo costeggiato il giorno dopo in direzione sud. La nuova guida Lonely Planet aggiornata consiglia di prendere la nuovissima autostrada per evitare gli “insignificanti” paesini sulla costa…e qui parte la protesta:: Caro amico autore della guida, ma cosa ti è venuto in mente di scrivere? Ma ti pare che l’asfalto dell’autostrada possa essere più affascinante del verde della vegetazione, del blu del mare e del colore del paesaggio che si ammira guidando sulla costa? Hai toppato in pieno. TI consigliamo di rivedere quella frase per la prossima edizione.
Non seguite quindi il consiglio della guida ma piuttosto impiegateci più tempo ad arrivare a sud ma costeggiate il mare perché ne vale davvero la pena! Tant’è vero che talmente presi dal paesaggio e dal tripudio di palme e piante tropicali che abbiamo guidato fino alla città di Galle quando ci saremmo dovuti fermare molti km prima…ecco…giusto perché i paesini sulla costa sono insignificanti eh??! !
Nei due giorni successivi ci siamo regalati un pò di relax all’Heritance Ahungalle (post) e una sorprendente visita al Lunuganga Estate (post) . Bellissimo! C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire in questo paese!
Prima di rientrare a Colombo è d’obbligo una visita a Galle. La seconda città più grande e importante dello Sri Lanka. È carinissima! A me piace molto con questo stile coloniale. Church Street e Pedlars Street sono le principali nel cuore del Forte in cui si affacciano originali locali, negozietti di design accanto a negozi di alimentari molto simili a quelli del nostro sud Italia. C’è anche una scuola Montessori ancora molto in voga qui.
Galle Fort è uno dei siti Patrimonio dell’Umanità, è stato costruito dai Portoghesi nel 1588 e successivamente fortificato dagli Olandesi intorno alla metà del 1600.
Girovaghiamo tra le stradine e pranziamo al Pedlar’s Inn Cafè, localino scoperto la mia primissima volta in Sri Lanka…è una tappa “obbligata”.
Visitiamo anche Barefoot…perché c’è sempre un Barefoot nei paraggi! E qui ho comprato un libro carinissimo “Around the Fort in 80 Lives: Galle Fort, Sri Lanka” che può essere un nuovo modo di scrivere diari di viaggio!
La nostra visita a Galle, purtroppo, è breve. Domani c’è il matrimonio di A. e K. e dobbiamo andare a ritirare il mio saree! Per fare in fretta imbocchiamo l’autostrada e in un’ora e mezza siamo di nuovo a Colombo.