E’ la smania incontrastabile dell’andare a far muovere i primi passi, è la celata sensazione che il tempo non sarà mai sufficiente a rendere necessario un ritmo serrato nella scoperta, più ancora è l’assuefazione al divino, allo sconosciuto che impone a chi viaggia, che mi ha imposto di andare lontano, lontano.. con una sete che non c’è acqua che potrà calmare, ma solo paesaggi, scorci segreti, pietre antiche, lidi profondi.