IlDiario clinico è uno strumento molto usato sia in campo terapeutico sia nelcounseling; esso è un registro giornaliero su cui far annotare cronologicamenteal cliente tutto ciò che lo riguarda sia come avvenimenti, sia soprattutto leconfessioni, i sentimenti e le emozioni più profonde.Daquesto punto di vista il diario presenta dei notevoli vantaggi autoriparativi:lo scrivere, infatti, ha la capacità di favorire l’esplorazione di sépermettendo con gradualità di entrare nel mondo delle proprie emozioni in mododa dare un nome a quello che si prova consapevolizzandolo.Inoltreesso può essere un posto sicuro, nascosto agli altri, in cui dar voce a tuttele sofferenze e i dispiaceri senza paura di essere giudicati, un momento doveci si può auto consolare e auto sostenere.Chiscrive il diario cerca di familiarizzare con i moti contraddittori del suoessere collocandosi su un piano altro da cui scoprire che la contraddizione nonlo spacca più in due ma è parte di sé. Impara così che il lato attivo ed illato passivo, il lato oggettuale e quello soggettivo, il lato bisognoso equello potente gli appartengono.Comeho già scritto in precedenti post qui e qui l’arteterapia e il counselingespressivo puntano sulla comunicazione delle emozioni e dei sentimenti in formavisiva.Inuna seduta tipica si chiede al cliente di esprimere attraverso un prodottoartistico ciò che prova nei confronti di sé e degli altri. Le emozioni sono unafonte importante di immagini e rappresentano un punto di partenza significativoper l’esplorazione di sé.Usarel’arte è un modo per by-passare le resistenze che la nostra mente innalza perpaura di toccare punti dolenti; a volte può bastare l’atto stesso di prenderela matita e tracciare linee sulla carta per cominciare a rilassarsi lasciandoche emozioni e sentimenti affiorino in superficie per poi inquadrarli in uncontesto.Daqui l’invito che spesso rivolgo ai miei clienti di tenere un diario in cui laparola scritta viene sostituita da una narrazione visiva. Disegni, schizzi,scarabocchi, collage per individuare sentimenti nascosti o non riconosciuti daportare poi in seduta per trovare loro la “giusta” collocazione.
Diseguito alcuni suggerimenti per creare il vostro diario visivo:- Sceglieteun blocco da schizzi di media grandezza in modo da poter essere liberi di usarediversi materiali compreso il collage.
- Prendeteuna cartellina in cui riporre i lavori .
- Ognivolta che vi accingete ad introdurvi un’immagine chiedetevi: ”come mi sento oggi?” e lavorateascoltando quello che il corpo , la mente e il cuore vi rimandano.
- Cercatedi tracciare semplici forme o colori, o anche solo ritagliare immagini da una rivista,per rappresentare il “come mi sento” del momento. Nessuno giudicherà quello cheavete fatto, siate assolutamente liberi di depositare sul foglio tutto quelloche emerge.
- Senon vi sentite di disegnare, potete usare il collage, scegliendo colori superficie immagini che rispecchino le vostre emozioni nel “qui e ora” o anche soltantoimmagini e fotografie che vi attirano.
- Unavolta terminato, annotate la data e un breve titolo. Aggiungete poi un commentosul retro del disegno.
- Selo fate per qualche settimana, disponete in fila le immagini in ordinecronologico e riguardatele, cercando somiglianze di forma, colore o contenuto.Osservate se le figure si sono evolute nel tempo… se ci sono emozioniricorrenti .. in che modo le rappresentate.
- Provatepoi a scrivere che cosa vi raccontano i vostri lavori…. Lo potete fare sottoforma di fiaba…. racconto … poesia ….
E ricordate solo voi avete la chiaveper accedere al vostro mondo interiore e ri-trovare quello che siete semprestati!!!!