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Doomsday – Il giorno del giudizio

Creato il 19 giugno 2015 da Alessandro Moccia @cinemainpixel

9286_bigITALIA 2 (canale 35) ore 21:10

Il pretesto per la fine annunciata sulla locandina è semplicissimo. In un futuro prossimo in Scozia scoppia un’epidemia e la Gran Bretagna decide, per arginare la diffusione del contagio, di costruire un muro al confine, isolando l’intera nazione. L’equilibrio si rompe nel momento in cui scoppiano dei casi a Londra, costringendo il governo a ordinare una spedizione nella zona contaminata per trovare un possibile sopravvissuto e usarlo per sintetizzare la cura.

Dopo due horror (uno buono, Dog Soldiers, l’altro ottimo e consigliatissimo, The Descent), Neil Marshall decide di cimentarsi nel post-atomico, attingendo dai maestri del genere e creando un mix di citazioni armonico che non scade nel semplice collage statico. Il buon Marshall prende una protagonista femminile alla Alien, la fa interagire con un’ambientazione e dei personaggi alla Mad Max attraverso uno sviluppo narrativo alla Carpenter. Ma questi sono solo alcuni dei riferimenti cinematografici, quelli più palesi, ed è interessante cercare di scovarli, durante la visione, in ogni minimo particolare, persino nei caratteri dei titoli (su Internet c’è chi si è divertito a farlo).

Non si butta a capofitto sull’azione e il fracasso, ma si prende i suoi tempi con una prima parte che scava brevemente nel passato dell’eroina e introduce lo spettatore in un mondo provato e disumano sia al di qua che al di là del muro, e una seconda parte che cresce costantemente di intensità e ritmo fino a un finale bellissimo che promette distruzione e morte intesi come possibilità di rinascita. Nel mezzo la dicotomia tra i cannibali assetati di sangue, uomini abbandonati alla ricerca del loro posto nel mondo e trasformati in bestie dallo spirito di sopravvivenza, e il gruppo di umani ancora legati a una civiltà che non può più esistere, illusi di poter vivere secondo le stesse regole ed ignari del crollo di una società ormai obsoleta (ricordando Romero, a proposito di citazioni).

Doomsday è l’autore che utilizza il genere per raccontare se stesso e il mondo che lo circonda, è l’intrattenimento di alto livello che può far divertire chiunque, l’amante dell’action come quello dell’horror, chi ama l’aspetto sociale e chi preferisce quello ludico. Impossibile da dimenticare come ogni pellicola del regista.


Archiviato in:Il cinema dal divano Tagged: Doomsday, Malcolm McDowell, Neil Marshall, Rhona Mitra

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