Dice che lui era leggenda.

Creato il 13 ottobre 2010 da Waxen

Sarà che io, Will Smith, lo preferivo quando faceva il cazzone, ma “Io sono leggenda” faccio fatica a digerirlo. Sarà che è dura vedergli fare l’eroe americano, padre di famiglia, che combatte per la Patria, crede nel suo dio, destinato a salvare il mondo, e che per sceneggiatura è fan sfegatato di Bob Marley (“Dai! è nero! diciamo che gli piace Bob Marley, così sembra meno nazista!”). Sarà che preferisco i gatti, per casa, piuttosto che i cani, sarà che non serve Ford Mustang Shelby GT500 per andare a caccia, e sarà che preferisco sempre i libri ai film, ma Richard Matheson doveva essere pieno di debiti se ha lasciato che Hollywood stravolgesse il suo libro a quel modo. Sarà che nella vita reale gli zombie-vampiri hanno stravinto. Fine della storia, non c’è sceneggiatura o icona reggae che tenga.

“Siete malati, possiamo curarvi”, e loro diventavano sempre di più, imparavano a cooperare, edificavano la loro struttura sociale, il loro sistema. Il virus prolificava, fino a farli diventare tanti, tantissimi, molti più di noi.

Loro la norma, noi l’eccezione.

Ruoli invertiti, continuo divenire, selezione naturale. Abbiamo sempre difeso Darwin e ora Darwin ci chiede di raccogliergli la saponetta. Che brutto modo di estinguersi.

E scusate la rassegnazione. È che io, Will Smith, lo preferivo quando faceva il cazzone.


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