Dice il saggio

L’insegnante di yoga di una mia amica: «Tempo fa c’è stato un momento in avrei voluto fermarmi, prendermi una pausa dal mondo e rilassarmi completamente. Sai cosa m’è successo? Sono uscita dalla palestra e un camion mi ha investita: quattro mesi di gesso e riposo forzato. La morale di tutto questo è che dobbiamo imparare a desiderare le cose giuste».

La mia amica si è ritrovata a pensare quali erano i suoi desideri, cosa avrebbe voluto; ha capito che le sarebbe piaciuto prendersi una piccola pausa dal lavoro e visitare una mostra d’arte in una città lontana. Non ci crederete: dopo aver pensato questo, si è ammalata gravemente e si è ritrovata catapultata in quella stessa città lontana, quella della mostra d’arte, dove – combinazione! – c’era l’unico ospedale con un reparto specializzato nella cura della sua malattia. Così si è fatta due mesi di stop dal lavoro e, tra un esame del sangue e l’intervento chirurgico, ha visto la mostra d’arte che tanto sognava.

«Sai, Scribacchina, aveva ragione la mia insegnante di Yoga: bisogna imparare a desiderare correttamente. Ora voglio soltanto essere felice e stare bene. Non credo siano desideri che possano venire fraintesi, questi, no?».

… Un momento.
Mi viene il sospetto che qualcuno abbia frainteso i miei, di desideri.

Onde evitare ulteriori danni, mi limiterò a desiderare un’unica cosa: suonare come dio comanda quattro brani che mi stanno facendo dannare e che devo, devo, devo imparare alla perfezione.