Dicesi «inciviltà» quella gigantesca testa di minchia della mia dirimpettaia che da 27 anni a questa parte puntualmente ogni giorno raccoglie la spazzatura del suo cortile, attraversa la strada e la butta nel fosso davanti al giardino di casa mia. Sì avete capito bene. Lei raccoglie con scopa e paletta la rumenta del cortile e fuori, sulla strada, attraversa la provinciale e la butta nel fosso. Così, con nonchalance, come solo chi è nato in un’epoca in cui essere incivili era legittimo e non è mai cambiato sa fare.
Nell’attesa che un camion la prenda in pieno, possibilmente prima che raggiunga il fosso, tanto prima o poi succede… stirano continuamente dei gatti, vuoi che non mettano sotto anche sta cazzo di vecchia demmerda? Ecco, nell’attesa ho attaccato alla recinzione questo cartello. Ma tanto, voglio dire, pensate sappia leggere? Non penso proprio.