Incredibile quello che è accaduto ad un ragazzo di Catania, oggi 34anne ma 19enne quando avvenne il fatto in questione. Tutto cominciò quando Danilo Giuffrida, dichiarò ai medici militari di Augusta, in provincia di Siracusa, di essere omosessuale, e dopo qualche mese, ricevette l'avviso di presentarsi per sostenere un'ulteriore visita medica, volta ad accertare che il ragazzo fosse in possesso dei requisiti psico-fisici per guidare.
Cosa era successo? La cartella del giovane era finita da un'amministrazione all'altra, per quella dichiarazione che lo stesso Danilo avevo fatto all'ospedale militare. Sulla cartella in questione, era stato appuntato " disturbo dell'identità sessuale", motivo per il quale la patente del giovane venne sospesa.
Il ragazzo, cominciò una vera e propria battaglia legale, durata circa 15 anni, passata davanti al Tar, tribunali, e alla Cassazione, che in definitiva ha riconosciuto la responsabilità della pubblica amministrazione che ha messo in atto "un vero e proprio comportamento omofobico, ed intollerabilmente reiterato". Il giovane domandò un risarcimento dei danni direttamente al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per un importo pari a 500 mila euro, importo che venne poi ridotto nel corso degli anni dal Tribunale di Catania a 100 mila euro in primo grado ed a 20 mila in appello.Ma i giudici della Cassazione, nella giornata di ieri, hanno inviato i giudici di appello ad aumentare l'importo fissato per il risarcimento del danno subito.