Magazine Psicologia

Dichiarazione di autostima di Virginia Satir

Da Psicotorino

Ed eccoci giunti nel 2016.
Come ogni inizio d’anno, molti di noi avranno stilato una lista di buoni propositi. Liste diverse per persone diverse: essere più ordinati, imparare a cucinare, fare più movimento, etc etc.
In tutte queste liste non dovrebbe mancare un presupposto fondamentale: volersi bene, amarsi e rispettarsi. Chiamiamolo anche sano egoismo: del resto chi non sta bene con se stesso difficilmente saprà stare bene con gli altri, no?
Uno dei pezzi più belli che io abbia mai letto sull’autostima è senz’altro la Dichiarazione di Virginia Satir, psicoterapeuta americana. Nel corso del suo lavoro con coppie  e famiglie (oltre 3000!) ha saputo fondere le basi teoriche della psicoterapia familiare con la ricerca di positività, benessere, ottimismo e capacità di sdrammatizzare. Per questo, le sue citazioni non sono semplici frasi, ma vere e proprie perle di saggezza.
Non mi viene in mente miglior proposito per questo nuovo anno.

In tutto il mondo non esiste nessuno che sia come me.

Tutto quello che proviene da me è autentico, perché sono soltanto io a sceglierlo.

Io possiedo tutto di me, il mio corpo, le mie sensazioni, la mia bocca, la mia voce, tutte le mie azioni, che siano per gli altri o per me stesso/ me stessa.

Possiedo le mie fantasie, i miei sogni, le mie speranze, le mie paure.

Possiedo tutti i miei trionfi e successi, tutti i miei fallimenti ed errori perché IO possiedo tutto di me e Io sono in grado di riconoscere intimamente me stesso/ me stessa.

Facendo questo IO posso amarmi e diventare mio amico/mia amica, in ogni mia parte.

So che ci sono aspetti di me che mi confondono, ed altri aspetti che non conosco – ma fino a quando continuo ad essere in amicizia ed in amore con me stesso e me stessa, IO posso cercare coraggiosamente e con speranza delle soluzioni alle incertezze e posso trovare strade per conoscere ancora di più su di me.

In qualsiasi modo io appaia e mi esprima, qualsiasi cosa io dica e faccia e qualsiasi cosa io pensi e senta, in un qualsiasi momento tutto ciò è ME, in maniera autentica.

Se in seguito alcune parti di come appaio, di come mi esprimo e di come io ho pensato, diventano sconvenienti, IO posso mettere da parte ciò che è sconveniente, tenere ciò che rimane ed inventare qualcosa di nuovo al posto di ciò che ho scartato.

Posso vedere, ascoltare, sentire, pensare, dire e fare.

Possiedo gli strumenti per sopravvivere, per essere vicino/vicina agli altri, per essere produttivo/produttiva, per dare un senso ed un ordine là fuori nel mondo delle persone ed alle cose al di fuori di me.

IO possiedo me stesso/me stessa ed allo stesso tempo posso ideare me stesso/me stessa.

IO sono me ed IO SONO GIUSTO / GIUSTA

Virginia Satir

satir



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