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Dichiarazione di Pratorotondo’

Creato il 30 ottobre 2011 da Raffaelebarone

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«La salute mentale è un bene a rischio. La sua promozione e tutela richiedono una nuova generazione di interventi che sappiano coniugare strategie di sviluppo locale, coesione sociale, tutela e promozione dell’ambiente e che siano basati sul principio che le persone con bassa contrattualità sociale e i territori indeboliti ambientalmente e socialmente da forme critiche dello sviluppo sono risorse da validare e da cui partire per definire un nuovo progetto di sviluppo sostenibile.

In via prioritaria si tratta di confrontarsi con i seguenti processi:

• individuazione di una scala locale di intervento consapevole delle proprie potenzialità e delle proprie debolezze;

• riconoscimento della centralità dello spazio politico-istituzionale come ambito di sperimentazione di metodologie innovative di programmazione strategica orientata alla valorizzazione del capitale umano e alla promozione attiva del locale e finalizzata alla creazione di pari opportunità di lavoro, occupazione, reddito, relazioni umane, servizi, abitazione, istruzione e formazione;

• costruzione e rafforzamento della capacità contrattuale di donne e uomini con problemi ritenuti di competenza psichiatrica, derivanti dall’uso di droghe, in carcere, senza dimora, con un reddito incompatibile con una vita decente, stranieri, in cerca di prospettive, vittime di violenza, rifugiati di guerra, terremotati, migranti, persone sole e abbandonate; tutte queste persone sono risorse territoriali, sebbene spesso deboli, residuali e danneggiate, da validare attraverso procedure di legittimazione;

• costruzione e rafforzamento della capacità contrattuale di soggetti collettivi portatori di pratiche e di competenze orientate al bene comune attraverso procedure di legittimazione;

• attivazione di processi di sviluppo poliarchici, multisettoriali e di integrazione tra le diverse modalità di intervento in un territorio tra attori locali uniti in partneriati corresponsabili, lungimiranti, disincantati e interessati al bene comune;

• attivazione di complementarietà e sinergie delle strategie di sviluppo locale che nascono dal basso con indirizzi nazionali ed internazionali;

• trasformazione delle modalità di concezione e di organizzazione dei servizi affinché essi siano concepiti come moltiplicatori di beni relazionali, culturali, materiali, sociali propri dei contesti locali e affinché siano attrezzati a investire per produrre un valore aggiunto di natura sociale;

• trasformazione delle modalità per raggiungere intese su piani di sviluppo territoriale, prevedendo l’acquisizione e l’esercizio di competenze di concertazione, di negoziazione, di mediazione di conflitti e interessi, all’interno di un dialogo regolamentato tra le parti sociali coinvolte;

• soddisfazione della domanda ambientale, in modo da conferire respiro strategico alle politiche ambientali-territoriali, superando i limiti delle politiche settoriali, d’emergenza e degli interventi puntuali, assicurando l’efficacia e la necessaria diversificazione delle azioni di tutela e delle misure di disciplina degli usi del suolo e degli interventi trasformativi, motivando e legittimando in termini espliciti e democratici le scelte di tutela e di intervento;

• formazione e riqualificazione di figure professionali in grado di affrontare le multiformi questioni della mediazione dei conflitti territoriali e sociali.

I patti smit (ovvero i patti territoriali per la salute mentale) costituiscono un approccio innovativo di programmazione socio-economica negoziata e partecipata attraverso il quale raggruppamenti di enti pubblici di territori di ambito sovracomunale attivano — sotto forma di partneriato locale — la definizione di piani di azione territoriali strategici e orientati all’equo compromesso tesi contemporaneamente allo sviluppo sostenibile, alla coesione sociale e alla promozione e tutela della salute mentale. La definizione di un piano di sviluppo patti smit avviene a partire dall’opzione di fondo relativa alla individuazione delle condizioni per l’attivazione e la validazione di risorse umane e territoriali non importa quanto deboli, residuali e danneggiate».

Questo documento è stato approvato dall’AIRSAM e preparato da Lucilla Frattura


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