Novità in vista in merito all’IMU. Sembra infatti che il Governo Monti farà slittare, molto probabilmente a fine anno, il termine per l’invio delle dichiarazioni IMU, fissato dal decreto salva-Italia, precedentemente fissato al 30 settembre prossimo (1° ottobre, visto che il 30 settembre cade di domenica).
La notizia farà probabilmente tirare un sospiro di sollievo a tutti quei contribuenti che hanno visto cambiare la propria situazione rispetto alla vecchia ICI. Un esempio è la mancata rispondenza tra dimora e residenza, ma anche la classificazione delle pertinenze.
Saranno interessati anche quei proprietari che acquisteranno immobili o effettueranno variazioni, come chi compie atti ufficiali come un rogito o un atto costitutivo di diritto reale o una variazione catastale a seguito di modifiche che possano avere cambiato la rendita catastale.
La probabile proroga nasconde i ritardi nella predisposizione del nuovo modello dichiarativo e delle relative istruzioni che dovranno chiarire alcuni punti problematici della disciplina Imu, come i fabbricati rurali.
Il Ministero delle Finanze dovrà inoltre precisare con un decreto quali siano i casi in cui non sussiste più l’obbligo di presentare la dichiarazione, oltre quelli già conosciuti.
Attualmente sono ancora tanti i fabbricati non dichiarati e il rinvio della scadenza per la dichiarazione IMU consentirebbe agli interessati di completare la procedura di accatastamento e poi adempiere all’obbligo dichiarativo.
Ricordiamo che la dichiarazione Ici vale anche per l’Imu, di conseguenza chi ha già presentato tale documento in passato, non è tenuto a presentare nuovamente la dichiarazione.
Resta ferma la scadenza della seconda rata Imu al 17 settembre (vedi “Imu prima casa, entro il 17 settembre la seconda parte dell’acconto“).