Diciannove anni di Guazzini

Creato il 30 giugno 2011 da Rightrugby
Max Guazzini non è più il pàtron dello Stade Francais. Forse rimarrà Presidente Onorario come gli ha proposto la nuova proprietà, ma non è detto - s'è riservato di valutare; in ogni caso non avrebbe deleghe o responsabilità, a parte agevolare la transizione al nuovo presidente Thomas Savere. Il tutto come a sottolineare che, se lo Stade è stato sull'orlo del baratro, la responsabilità non è certo degli approfittatori quebecquois, bensì dei buchi di gestione e di programmazione degli ultimi anni.
Tant'è, l'imprenditore nato da famiglia italiana a Cap Martin, appena di là della frontiera di Ventimiglia, partito come aspirante cantante, poi addetto stampa di Dalila e speaker radiofonico, fino alla presidenza di Radio NRJ (en-er-giè) che farà diventare la prima radio francese; il suo impatto sulla storia dello Stade, sul rugby francese e mondiale non andrebbe giudicato solo sulla base dell'epilogo. Ci aiuta Rugbyrama, che traccia la storia dei 19 anni di Guazzini allo Stade in ... 19 tappe.
La traduciamo qui sotto a mo' di tributo; dopotutto, parafrasando Claudio Baglioni, si è trattato di molto più che Mille giorni di te e di me, struggente canzone molto adatta all'inopinato finale ("io e te (lui e Laporte, ndr)/che facemmo invidia al mondo/avremmo vinto mai/contro un miliardo di persone/e una storia va a puttane/sapessi andarci io....").
- 1992: Max Guazzini rileva lo Stade français, allora in quarta divisione. Il pàtron di Radio NRJ si pone come obiettivo riportare il club ai lustri d'antan, quando il Club della capitale coglieva otto titoli nazionali tra il 1893 e il 1908.
1995: Guazzini assume Bernard Laporte, per allenare lo Stade appena fuso col Club Athlétique des Sports Généraux (CASG).
1997: La rivoluzione di Guazzini coglie i primi successi: lo Stade francais torna nel campionato d'èlite del rugby francese dopo 48 anni d'assenza.
16 maggio 1998: al primo anno nel massimo campionato, lo Stade vince immediatamente il titolo, che porta il sigillo dei protagonisti Moscato, Auradou, Dominici, Marc Lièvremont.
20 novembre 1999: Bernard Laporte viene chiamato a prendere la guida della Nazionale dopo il terzo posto ai Mondiali e deve lasciare lo Stade.
15 luglio 2000: Lo Stade è ancora campione di Francia, imponendosi 28 a 23 sull'US Colomiers.
2001: Guazzini lancia il famoso calendario "Les Dieux du Stade" nel quale i suoi rugbisti posano nudi in foto bianco e nero. I proventi sono versati ad associazioni caritatevoli, l'iniziativa ha un grande successo.
19 maggio 2001: Lo Stade è finalista della Coppa d'Europe ma viene sconfitto da Leicester (34-30). E' il primo scacco della gestione Guazzini. In squadra c'è anche Fabien Galthiè.
7 giugno 2003: Lo Stade français é ancora campione di Francia, vincendo in finale contro lo Stade toulousain (32- 18).
26 giugno 2004: Nuovamente campione di Francia, sconfiggendo in finale l'USA Perpignan (38 a 20). Guazzini lascia Radio NRJ per dedicarsi completamente allo Stade.
2005: Lancio delle celebri magliette rosa, un esempio dirompente della strategia marketing alla quale Guazzini tiene molto. Malgrado le numerosissime critiche nel mondo ovale, sarà un grande successo commerciale con oltre 20 000 esemplari venduti.
22 maggio 2005: Lo Stade français ritrova la finale di Coppa Europa ma viene ancora sconfitto, stavolta dallo Stade Toulousain (18-12). Stavolta Fabien Galthiè è coach.
15 ottobre 2005: Guazzini lancia un'altra scommessa: delocalizza tre partite di campionato allo Stade de France, campo della nazionale da 80.000 spettatori. La prima batte il record mondiale d'affluenza per una partita di campionato.
9 giugno 2007: Lo Stade français è ancora campione di Francia, battendo 23 a 18 l'ASM Clermont Auvergne. E' il quinto titolo della gestione Guazzini, un successo di Fabien Galthiè allenatore, che si ritirerà alla fine della stagione successiva.
17 aprile 2010: Per la prima volta dopo 12 anni lo Stade français non si qualifica alle fasi finali del Top 14, terminando la stagione regolare all'attavo posto.
7 maggio 2011: all'ultima giornata di campionato, lo Stade perde in casa contro i cugini del Racing-Métro. Per il secondo anno consecutivo il club parigino non si qualifica alle fasi finali del campionato, terminando all'undicesimo posto.
20 maggio 2011: Lo Stade français è sconfitto 19 a 18 dagli Harlequins nella finale di Challenge Cup. Max Guazzini non è mai riuscito a conquistare nessun titolo europeo. Non lo sa ancora, ma quella sarà l'ultima sua partita alla testa del club.
20 giugno 2011: Max Guazzini e Bernard Laporte depositano una denuncia per truffa. La Facem, fondo canadese che avrebbe dovuto salvare il club, ha presentato documenti falsi per la DNACG. Il club è sull'orlo del fallimento finanziario.
27 giugno 2011: Guazzini cede la presidenza del club a Thomas Savare. La famiglia fondatrice del gruppo Oberthur Technologies , capofila di un gruppo di altri investitori minori, ha salvato il club in extremis. E' la fine di una storia durata 19 anni.

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