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Dico quello che penso

Creato il 24 novembre 2011 da Spaziokultura
Spaziokultura è sempre disponibile a pubblicare le vostre opinioni e rimane impegnato a dar voce a chi vuole dare il proprio contributo. La mia disponibilità a pubblicare non è di parte, ma ad ogni segnalazione si può replicare tranquillamente. Ecco la segnalazione di stamane che pubblico anche se continuo a sostenere che non bisogna celarsi dietro l'anonimato, ma dare voce e nome alle proprie idee. Rimango disponibile per eventuali chiarimenti.
Da cittadino Pentonese cosi come enunciato nei precedenti post voglio usare questo strumento per dare voce a dei mie personali pareri che poi altri se vorranno condivideranno sempre mantenendo l’anonimato per evitare ripicche e vendette.La sera del 22 si è scatenata su buona parte della Calabria un’alluvione di immense proporzioni, il nostro paese non è stato risparmiato, e a tal proposito voglio dare voce agli sfoghi delle persone che hanno vissuto tutto ciò da casa e non senza essere tutelate, senza preventivare tutto o adottare misure atte a tale scopo. Nulla da fare purtroppo, se non c’è salvaguardia e riguardo verso queste necessità e obblighi che scaturiscono spontanei con l’avvicinarsi della stagione invernale. Obblighi e doveri che dovevano essere presi in considerazione dal nostro assessore all’ambiente, ed in generale da tutto l’organico comunale senza prendere in analisi destra e sinistra. Non penso sia difficile la gestione di un paesino, a confronto di grandi città e dico città, poiché sono comprensibili queste condizioni in città dove l’interesse e principalmente volto al commercio e sviluppo industriale ma non in un paese di montagna. Nulla contro l’assessore, ma pecca della posizione che riveste. Stare in comune non è semplicemente sedersi esprimere dei pareri in consiglio, ma tutelare i paesani controllare il reale stato del paese delle sue strade delle sue vie delle sue montagne se parliamo di assessorato all’ambiente. Durante, ed alla fine del temporale, non sono stati adottate misure per correggere, risolvere, quanto creato, se non dagli stessi abitanti, la tutela la gestione di un paese non è cosi che avviene se si è deciso di dare la gestione di una popolazione ad un gruppo di persone e giusto che quest’ultime non tutelino solo i loro di interessi ma quelli della collettività. Attualmente cosi non è!! Piazza “Nicola lombardi” la piazza di sotto, Corso De Laurenzi Vicino la nicchia della madonna di porto, il canale vicino l’ex posteggio delle ferrovie della Calabria la slavina alle case popolari tutto inequivocabilmente allagato per la presenza di tombini inefficienti o inagibili poiché stracolmi di materiale accumulato nel tempo e mai eliminato.Se pur di parte apprezzo i sacrifici a volte a proprie spese della fazione di alternativa democratica alle false pubblicazione ed affermazioni dell’assessore; attualmente nel paese non abbiamo sviluppo, non abbiamo futuro, non c’è coesione intesa non come politica, ma come voglia di vivere bene ed insieme ma soprattutto non c’è: realismo alle necessità hai bisogni, alle richieste, alle proposte delle persone costituenti un comune. Possiamo ritenerci fortunati a non aver subito danni slavine frane o incendi. Ma questa non è la gestione di un paese!! non è la prevenzione di danni derivanti da atti vandalici da piromani o condizioni atmosferiche avverse. VOGLIAMO PIÙ TUTELA, PIÙ IMPEGNO, PIÙ ASCOLTO, PIÙ DISPONIBILITÀ. Se non siete in grado di agire in tale modo tante vale lasciare alla popolazione la gestione dei boschi delle feste delle attività sociali di tutto. Non contenti del risultato ottenuto il 22, la mattina del 23, quando il tempo ha dato la possibilità di mettere le toppe alle negligenze perpetrate in precedenza, altro non è stato fatto se non cercare invano di “pulire” e “liberare” i pozzetti ed i pochi canali di scolo accessibili dai nostri impiegati comunali; la maggior parte col buzzo ed impossibilitati pertanto a oltrepassare un certo livello di sforzo fisico o piegamento sulle gambe; per non parlare dell’assoluta assenza del nostro assessore all’ambiente probabilmente non ispirato a raggiungerci tanto più del nostro ufficio tecnico laborioso al minimo dello sforzo operato negli uffici. Detto ciò la sera del 23, è stato fatto in bis temporalesco quasi identico alla precedente con le simili condizioni che hanno causato la stessa tipologia di difficoltà agli abitanti e peggiorato notevolmente le condizioni di strade interpoderali e scoli pluviali dove era stato chiesto “invano” l’intervento dei nostri impiegati ma che i troppi impegni non hanno saputo compiere. Deluso ed amareggiato da tutto ciò dalla sordità volontaria di chi dice di governarci non intendo narrare ulteriormente gli avvenimenti che tutti hanno visto in parte anche con un certo grado di indifferenza e creare un poema di sfoghi ed accuse se pur giuste quindi resta il monito alla sensibilità alla responsabilità alla doverosità delle proprie azioni nei confronti nostri di tutti voi.

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