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Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 5)

Creato il 17 dicembre 2011 da Aspex

Didattica e Informatica: Le Tecnologie Educative (Parte 5)Comunicazione e Manipolazione dell'OggettoAttraverso il sistema rappresentativo si attuano dei tentativi di riduzione della differenza tra oggetto rappresentato ed oggetto reale. Questi tentativi si risolvono in un adeguamento parziale del rappresentato rispetto al reale. Ma il sistema rappresentativo stesso, nella forma descritta fino ad adesso, rimane un sistema di comunicazione imperfetto, non tanto perchè  non riesce a rendere l'oggetto rappresentato uguale a quello reale, ma perchè è un sistema che permette solo una comunicazione di tipo unilaterale. E' impossibile, infatti, dialogare con un'immagine o con un audiovisivo.
Bettetini così definisce il processo di riproduzione attraverso le immagini: "Che l'iconico sia ormai un analogo e non una riproduzione è ormai un dato così scontato da assumere le vesti di una tautologia. Che l'iconismo sia anche un problema di produzione di senso e, quindi, di possibile autonomia delle forme significanti rispetto alla loro eventuale origine referenziale è una constatazione ormai passata nell'archivio delle scienze semiotiche. Le tecniche della riproduzione, chimiche o elettroniche, consentono la ripetizione illimitata della copia di una immagine, ma non hanno mai preteso (se non nelle fumisterie di alcuni teorici sprovveduti) di richiamare il problema della copia a proposito del rapporto tra l'immagine e la realtà sulla quale si è formata, vampirizzandola senza toccarla." Il sistema rappresentativo è solo in grado di fornire informazioni già date, non è in grado di modificare se stesso alla luce di determinate informazioni, anzi, non recepisce informazioni e messaggi. Il soggetto che assiste alla rappresentazione di un evento non ha possibilità di intervenire sulla rappresentazione stessa, di porre domande.In  questo  senso, il fornire un'immagine del reale più fedele non costituisce, di per sé, un elemento di novità.

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Figura 20

Se esaminiamo il problema sotto l'aspetto comunicativo, riferendoci al classico schema della comunicazione tra due organismi (Fig. 20), si ha una situazione come quella illustrata in figura 21.

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Figura 21

Da un oggetto reale si deve ottenere un oggetto rappresentato. Nel sistema didattico tradizionale tale risultato è tentato attraverso l'applicazione del sistema metodologico all'evento, per poterne ricavare le leggi fisico-matematiche o le scelte logiche (Fig. 22).

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Figura 22

Con l'introduzione del sistema rappresentativo come "sistema altro" dall'apparato scientifico-metodologico, si ha una situazione come quella rappresentata in figura 23 si ottiene una rappresentazione più fedele dell'oggetto, ma non vi è possibilità di intervenire su di esso.Manca, all'interno di questo modello, la possibilità di intervento, non si può manipolare l'oggetto. Ciò non è possibile effettuarlo al livello del sistema metodologico, in quanto questo fornisce valori "dati", cioè regole di funzionamento il cui cambiamento non può avvenire all'interno dell'ambito didattico ma in quello della ricerca scientifica, non solo, ma anche se si volessero cambiare le regole esse non avrebbero nessuna influenza sul prodotto del sistema rappresentativo, in quanto esso è una registrazione di un evento già accaduto.

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Figura 23

Allo stesso modo non si può cambiare l'oggetto rappresentato in quanto è fornito da un sistema rappresentativo che non recepisce messaggi esterni e, quindi, non è in grado di elaborare dati dall'ambiente.In  questo senso il sistema metodologico e quello rappresentativo non hanno, da soli, la minima possibilità di poter manipolare degli oggetti (eventi). Tutto ciò rende necessario introdurre un terzo sistema che renda fattibile la  manipolazione degli oggetti rappresentati: il sistema interattivo.Questo  tipo di sistema dovrebbe permettere, generalmente, lo svolgersi di una comunicazione plurilaterale e di poter cambiare gli esiti degli eventi simulati. Nella didattica tradizionale le dinamiche interattive vengono, solitamente, attuate attraverso il dialogo docente-discenti. Il rapporto dialogico è, all'interno dell'ambiente didattico, una componente fondamentale di cui è impensabile fare a meno. Il dialogo intersoggettivo riguarda il rapporto docente-discenti e quello tra i discenti stessi e favorisce la crescita personale ed intersoggettiva, in particolare serve, oltre alla discussione del contenuto dell'istruzione, all'instaurasi un clima di comunicazione sociale che favorisce la comprensione reciproca. Scrive, a questo proposito, Mollo:"Sentirsi comunicanti con una realtà, nel coinvolgimento di tutta l'individualità, permette di l'aprirsi di tutte le strutture riceventi. Essere ricettivi nella più intima predisposizione all'apprendere fa si che ogni situazione venga accolta come significativa, perchè in ogni situazione c'è speranza, possibilità di assunzione di compiti, sofferenza e gioia da condividere."Ciò nonostante il dialogo, attraverso il linguaggio, non può modificare l'oggetto rappresentato o, almeno, non riesce a farlo materialmente in quanto la parola non può modificare fisicamente il prodotto del sistema rap-presentativo.Vi è necessità, quindi, di dividere il sistema interattivo inteso come supporto tecno-logico, dal sistema interattivo inteso come fautore della comunicazione. La separazione di questi due sistemi porta ad un duplice miglioramento del sistema didattico. Un primo miglioramento riguarda propriamente il dialogo tra i soggetti che, liberato dall'onere di dover intervenire materialmente sull'oggetto rappresentato, si sposta ad un livello più alto. Un secondo miglioramento riguarda il supporto tecnologico interattivo che, liberato dai vincoli ristretti all'uso della parola, può evolversi divenendo capace di manipolare l'oggetto rappresentato.Tutto ciò comporta, inevitabilmente, una diversa collocazione dei ruoli esistenti all'interno dell'ambito didattico.

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Figura 24

Il ruolo del docente, infatti, è legato tradizionalmente al compito di mediatore tra il mondo reale ed i discenti (figura 24).

In questo senso egli deve farsi carico di più funzioni:

  • analizzare il contenuto dell'istruzione (sistema metodologico
  • preparare l'esposizione del contenuto dell'istruzione (sistema metodologico)
  • esporre tale contenuto
  • fornire un'immagine il più fedele possibile dell'oggetto reale (sistema rappresentativo)
  • essere di stimolo alla discussione e rispondere aglieventuali quesiti posti (sistema interattivo)
  • proporre soluzioni diverse e rappresentarle (sistema rappresentativo + sistema interattivo)

Queste funzioni si possono sintetizzare come nella figura 25.

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Figura 25

Osservando lo schema si nota chiaramente come il docente sia il perno centrale del sistema didattico, nella scuola tradizionale si chiede al suo ruolo di essere, contempo-raneamente, sistema metodo-logico, rappresentativo ed interattivo.L'introduzione di un sistema rappresentativo separato (figura 23) toglie al docente il compito di fornire l'oggetto rappresentato, mentre rimane suo compito quello di fornire il sistema metodologico e quello interattivo.Se si introduce un sistema interattivo separato, che assuma il compito di manipolare l'oggetto, si ha un sistema didattico simile a quello della figura 26 che , specificato ulteriormente (fig. 27), da un'idea del compito del sistema interattivo generale (docente + discenti e supporto tecnologico). Il docente si colloca all'interno del sistema metodologico e di quello interattivo, anche se in ruoli diversi.

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Figura 26

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Figura 27

Per quanto riguarda il primo egli ha il compito di analisi del contenuto dell'istruzione, della individuazione del metodo di esposizione e di guida nell'applicazione del metodo di analisi dei discenti.All'interno del sistema interattivo egli deve fungere da stimolo nella discussione assumendo, vicen-devolmente, compiti di analisi, proposizione e regolazione della comunicazione intersoggettiva.Il compito di sistema interattivo, in quanto manipolatore dell'oggetto rappresentato, deve essere, invece, svolto, data la complessità, da un sistema che non sia, materialmente, il docente. In questo senso, nel caso del docente, possiamo parlare di "ruolo interattivo intersoggettivo", nel caso della manipolazione materiale dell'oggetto rappresentato possiamo parlare, propriamente, di "sistema interattivo di manipolazione". Questo ultimo deve essere in grado, dopo aver stabilito le regole di base dell'evento, di agire in stretta concordanza con il sistema rappresentativo ponendosi, quindi, come "sistema integrato" (rappresentativo + manipolativo).Questa integrazione si rende necessaria per poter superare i limiti del sistema rappresentativo, privo di proprietà comunicativo-interattive, e, nello stesso tempo, per alleggerire l'attività del docente consentendogli un grado di "dialogo" più aperto ed efficiente in grado di permettergli di dedicare più attenzione alle dinamiche inter-personali.In effetti, il ruolo più valido che il docente può assumere è quello che gli consente di poter gestire nel migliore dei modi l'insieme del rapporto didattico. Egli deve coordinare le esigenze dei discenti, stimolarli, favorire il dialogo tra gli stessi. Egli deve impegnarsi a "collaborare" con i discenti, deve operare, non nel senso di una mera trasmissione di informazioni, ma nel percorrere un cammino insieme agli altri soggetti del rapporto educativo.Al contrario, il sistema interattivo, inteso come supporto tecnologico, ha il compito di fornire, ogni volta che se ne avesse l'esigenza, la possibilità di manipolare materialmente l'oggetto rappresentato. Deve mettere in grado i soggetti (decente e discenti) di poter gestire tutte le fasi del rapporto didattico, cioè deve essere in grado di gestire l'apparato metodologico e quello rappresentativo.Sinteticamente esso deve, attraverso la modifica di alcune variabili o di alcune scelte logiche, offrire una simulazione dell'oggetto reale, produrre, all'occorrenza, diverse possibilità dell'oggetto rappresentato. Queste possibilità possono essere una rappresentazione fedele o differenziata,  alla luce delle variabili modificate.



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