Die – tira il dado e muori

Creato il 28 giugno 2011 da Soloparolesparse

Per essere un film d’esordio, Die mi sembra un’ottima partenza per Dominic James.
Siamo di fronte ad un thriller ben composto, con una forte idea di base ed un finale sorprendente.

Tre uomini e tre donne si trovano rinchiusi in una cella completamente vetrata in uno spazio più ampio. Non sanno come sono finiti lì e non si conoscono fra loro.
Ben presto sarà evidente che sono stati scelti da un folle perchè tutti loro hanno provato a suicidarsi.
E qui comincia il gioco di morte perchè il pazzo costringe ciascuno dei reclusi a decidere con un lancio di dadi la vita o la morte dei suoi compagni, e a rendere più assurdo il tutto ognuno dovrà uccidere l’altro con la modalità precisa con cui aveva tentato il suicidio.

Detto così forse si capisce poco ma vi assicuro che il risultato è discreto.
L’idea di base è molto buona (sebbene non nuova), un dado per decidere la vita o la morte (a vari livelli).
Il particolare tipo di contrappasso cui il killer sottopone le sue vittime è folle al punto giusto per esssere interessante.

Ad indagare c’è poi la brava Caterina Murino, anche lei coi suoi problemi.
E qui abbiamo però il calo più evidente nell’intreccio, perchè il modo in cui capisce il mistero è davvero troppo sempliciotto.
Del resto l’intero film non crea grande suspance, non ci sono misteri da scoprire o grosse sorprese.
Solo il finale è capace di spiazzare lo spettatore (almeno quello che non ne rimane eccessivamente deluso).

Tecnicamente il film è ben fatto.
La fotografia è elegante, quasi anticata, calda.
Le interpretazioni sufficientemente buone. Bravo Elias Koteas, convincente Emily Hampshire, non ho apprezzato molto John Pyper-Ferguson, troppo scialbo in un ruolo che avrebbe meritato maggiore personalità.

Tra gli aspetti negativi ci metto anche la presentazione dei personaggi, buttati dentro uno dopo l’altro con troppa fretta, col rischio di confondere le idee fin dall’inizio.

Molto buono invece il titolo che gioca sul doppio significato di die, che in inglese significa sia dado che morire… e che nessuno si azzardi a tradurlo in qualsivoglia modo per un’eventuale distribuzione italiana, auspicabile visto che la produzione è italo-canadese.

Splendide poi (ma questa è roba da malati come me) le realizzazioni degli omicidi per fantasia e realizzazione.

In sostanza un film che merita di essere visto.

Potrebbero interessarti:

  1. The shock labyrinth – uno Shimizu da dimenticare
  2. Il siero della vanità – un thriller all’amatriciana
  3. Con gli occhi dell’assassino – la recensione
  4. Shelter – identità paranormali
  5. La stagione della strega – quei cattivoni dei crociati
Better Related Posts Plugin

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Expo d'oriente 2015 e sfilata Tahm Couture

    Domenica 7 Giugno 2015, ho avuto il piacere di visitare la prima fiera internazionale d'oriente tenutasi a Roma nella suggestiva location del laghetto di Roma... Leggere il seguito

    Il 09 giugno 2015 da   Sabinap
    CULTURA, LIFESTYLE
  • Fiera del fumetto WONDERCON

    Dal 6 al 7 Giugno 2015, nel polo fieristico della FIERA DEL LEVANTE, si terrà la Fiera del fumetto WONDERCON. Sul Palco, si susseguiranno interventi degli... Leggere il seguito

    Il 28 maggio 2015 da   Studioartesia
    CULTURA, INFORMAZIONE REGIONALE
  • BuioLibri (N°2): Pancake - Trilobiti

    A volte succedono cose strane, particolari, a cui è impossibile non dare la giusta attenzione. Nel post dei libri c'è stata una partecipazione impressionante.... Leggere il seguito

    Il 20 maggio 2015 da   Giuseppe Armellini
    CINEMA, CULTURA
  • Sonetti “politici” di Jena Camuna

    Elezioni di maggio: quattro buone regioni per non votare Basta con il determinismo storico! Evviva il materialismo dialettico! L’aristotelico ceda allo scettico... Leggere il seguito

    Il 29 aprile 2015 da   Rosebudgiornalismo
    ATTUALITÀ, CULTURA, SOCIETÀ
  • Outlander, la serie TV. “The Devil’s Mark” 11° episodio

    OUTLANDERLa serie TV ideata da Diana Gabaldon, prodotta da Ronald D. Moore Adattamento tv del libro di Diana Gabaldon, “Outlander” segue la storia di Claire,... Leggere il seguito

    Il 24 aprile 2015 da   Nasreen
    CULTURA, LIBRI
  • Boomstick Award 2015

    Lo ammetto, ero a un passo dal pensare: "ammazza che infami i miei colleghi blogger!". (Senza passo, l'ho pensato).Voglio dire, nell'infinito generato dalle... Leggere il seguito

    Il 16 aprile 2015 da   Valentina Orsini
    CINEMA, CULTURA