Dieci anni fa il delitto che sconvolse Novi Ligure. Il duplice delitto premeditato da Erika De Nardo e Mauro (Omar) Favaro, fidanzatini all’epoca del fatto, quando Erika decise di distruggere la sua famiglia. Era il 21 febbraio 2001 quando la madre Susy Cassini e il figlio-fratello Gianluca di 11 anni morirono colpiti da 97 coltellate, da una mano che conoscevano bene, quella di Erika, che allora aveva 16 anni, e del suo amico, anche lui minorenne (17 anni). Tra un anno lei sarà fuori, mentre lui è già libero, fuori dal carcere di Asti. entrambi ovviamente vogliono lasciarsi alle spalle questa tragedia, vogliono essere lasciati in pace e cercare di rifarsi al più presto una vita normale. Difficile ipotizzare che Erika possa ritornare a Novi Ligure, a vivere negli stessi luoghi. Magari cercherà di mettere utilizzare la laurea in lettere conseguita a pieni voti durante la detenzione. Più probabile che scelga di fare una vita “normale” anche se dal giorno in cui si spalancheranno le porte del carcere si riaccenderanno inevitabilmente i riflettori di curiosi e media.