Il concorso Distopie Impure è oramai stato lanciato e immagino che molti di voi siano già al lavoro al racconto con cui partecipare alla competizione narrativa.
Le idee e gli spunti non mancano, anche se forse le chance di essere originali sono minori rispetto al precedente concorso, Ucronie Impure. Proprio per questo dovrebbe però essere più stimolante arrovellarsi per non proporre qualcosa che sia soltanto l’ennesima imitazione di qualche capolavoro del passato.
Già, ma quali sono i capolavori del genere distopico? Molti li conoscete, altri sono un po’ più di nicchia. Direi che questa è l’occasione perfetta per elencarli, senza alcuna pretesa di fare classifiche.
Iniziamo oggi coi film, in seguito faremo lo stesso parlando di romanzi.
Dieci film distopici
- Fahrenheit 451
Di François Truffaut
UK, 1966
In due righe: Tratto dal famoso romanzo di Brabdbury, il film ci mostra un futuro in cui lo strapotere mediatico assunto dalla televisione ha messo fuorilegge i libri, considerati strumenti sovversivi. La popolazione cresce così ebete e apatica.
- Arancia Meccanica
Di Stanley Kubrik
USA/UK 1971
In due righe: Spaccato della società futura, votata sia alla violenza giovanile (per di più gratuita) che che al condizionamento del pensiero, come unico metodo delle autorità per tutelare se stesse, e quindi l’ordine.
- Rollerball
Di Norman Jewison
USA 1975
In due parole: Nel 2018 non esistono più nazioni, stati e governi, ma solo corporazioni che controllano ogni aspetto della vita sociale. Uno dei metodi di controllo è il violento sport chiamato Rollerball, seguito da milioni di fanatici spettatori.
- I figli degli uomini
Di Alfonso Cuarón
USA/UK 2006
In due parole: In un mondo distopico dove atti vandalici, ribellione e degrado sono all’ordine del giorno, gli immigrati si spostano illegalmente da uno stato all’altro e l’infertilità ha colpito la specie umana; da 18 anni non nascono più bambini.
- L’Implacabile
Di Paul Michael Glaser
USA 1987
In due parole: Nel 2017 L’economia globale è collassata e gli Stati Uniti d’America sono diventati un regime totalitario che censura ogni attività culturale. Il Governo ha pacificato la popolazione mandando in televisione un programma in stile gladiatorio chiamato “Running Man”, guidato dallo spietato Damon Killian.
- Orwell 1984
Di Michael Redford
UK 1984
In due parole: Tratto dal celebre romanzo di George Orwell, il film ne ripropone trama e tematiche, con un mondo futuro controllato dal “Grande Fratello”, che impone la sua presenza mediatica alla popolazione, 24 ore su 24, tramite una serrata propaganda demagogica e un sistema fatto di minacce psicologiche.
- Battle Royale
Di Kinji Fukasaku
Giappone 2000
In due parole: Il film, ambientato in una nazione asiatica non meglio specificata, ha luogo in un futuro prossimo nel quale le dinamiche sociali moderne hanno visto diminuire pericolosamente l’autorità della popolazione adulta. Per porre rimedio al fenomeno, le autorità programmano un crudele gioco al massacro tra giovani studenti.
- 2022: I sopravvissuti
Di Richard Fleisher
USA 1973
In due parole: Nel 2022 New York, immersa in un’atroce calura, ha 40 milioni di abitanti che si cibano di un plancton sintetico. Di che cosa è fatto? Un poliziotto fa un’orrenda scoperta… Tratto dal romanzo di Harry Harrison.
- Idiocracy
Di Mike Judge
USA 2006
In due parole: Joe Bowers, considerato il vero “americano medio”, viene selezionato dal Pentagono come cavia per un programma sperimentale di ibernazione. Bowers si risveglierà mille anni nel futuro, per scoprire che la civilizzazione terrestre è diventata incredibilmente stupida, e che lui è in pratica l’uomo più intelligente del pianeta.
- Equilibrium
Di Kurt Wimmer
USA 2002
In due parole: Nella nazione chiamata Libria, regna la pace fra gli uomini. Le regole del sistema libriano sono molto semplici. Chi è felice, verrà arrestato. Chi piange è perseguibile dalla legge. Leggere un libro o contemplare un dipinto di contrabbando è considerato un crimine. I cittadini devono assumere una dose quotidiana di un potente medicinale che blocca completamente i loro sentimenti e che dà tutti lo stesso, fittizio, equilibrio.
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(A.G. – Follow me on Twitter)