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Dieci piccoli enigmi di raffaella ferrari

Creato il 23 ottobre 2013 da Larazavatteri


Ecco a voi un altro libro da scoprire!
DIECI PICCOLI ENIGMI DI RAFFAELLA FERRARI
TRAMA E ESTRATTI Il nuovo libro della giallista spezzina Raffaella Ferrari “Dieci piccoli enigmi”. Dieci storie, dieci misteri e un unico filo conduttore: l’imprevedibile. Perché il prevedibile non si realizza quasi mai e l’inatteso sempre...1.Il Vampiro. Tutti in paese lo chiamavano così. Su di lui avevo sentito voci agghiaccianti. Nessuno l’aveva mai visto in volto da quando si era trasferito nella grande villa immersa nel verde, tenebrosa e silenziosa.Un uomo strano, deriso da tutti, che si nasconde in una grande villa e una giovane giornalista coraggiosa che, penna alla mano, si avventura in un’oscura storia dai contorni evanescenti, perché quello che è, raramente è quello che sembra.
2. Qualcuno, presumibilmente, si stava avvicinando alla sua stanza. Incuriosita, Dora, si fece più attenta. I passi si arrestarono e poco dopo una busta venne spinta sotto la sua porta.Interdetta, la donna raccolse la busta e d'impulso aprì la porta, per trovarsi a scrutare un corridoio deserto e banalmente normale come solo i locali degli alberghi sanno essere.Un messaggio nella notte, lasciato scivolare sotto la porta di una stanza d’albergo. Ma la stanza è quella sbagliata. Troppo tardi per rimediare all’errore e chi non c’entrava nulla viene trascinato dentro un vortice d’eventi di difficile gestione. Alla fine però la Giustizia trionferà.
  1. All’improvviso il cassetto si staccò dalla scrivania con un rumore simile a un lamento e insieme a lui uscì pure un foglio ingiallito ripiegato più volte su se stesso, probabile causa dell’impossibilità del cassetto di chiudersi a dovere.
Questa, poi, pensò perplesso il ragazzo, e che sarà mai questo foglio? Pare molto antico…Un segreto antico e inconfessabile che potrebbe cambiare la storia della letteratura. Troppo grande per essere custodito da una sola persona, troppo inquietante per essere rivelato.
  1. “La ‘cosa’ che mi sta seguendo è lì a due passi da me, si avvicina sempre più, vedo chiaramente i suoi occhi mostruosamente rilucenti. Intuisco che sta per dire qualcosa, ma quando parla la voce che sento è la mia! A questo punto mi sveglio sudata e..."
Rossana spense il registratore con il quale usava cogliere dalla viva voce dei suoi pazienti i loro racconti.La paura, la paura può impedirti di vivere... e quando viene da qualcosa che hai visto è ancora peggio… cosa spaventa tanto la giovane Angelica? Per scoprirlo una coraggiosa psichiatra si troverà coinvolta in un’oscura storia di ladri e contrabbandieri.
  1. Ma qualcosa stonava nell’ordine naturale di quel piccolo angolo di Paradiso. Sulla spiaggia, proprio dove essa confinava con una piccola diga di scogli, messa lì per impedire al mare di invadere l’insenatura, c’erano dei vestiti ripiegati. Non ci sarebbe stato nulla di strano se fossimo stati nella stagione balneare, ma a marzo non era affatto una cosa normale che qualcuno, per di più di mattina presto, si tuffasse nell’acqua di sicuro gelida del golfo.

Una simpatica e svampita vecchietta occupa il suo tempo a guardare il mondo dai vetri della sua finestra… guarda, guarda si imbatte in qualcosa di davvero strano.
  1. Tutto ciò che sapevano riguardo a quel poveretto era quello che aveva raccontato l’attonito Brigadiere che l’aveva soccorso, incontrandolo per caso, mentre, confuso e spaventato, girovagava senza meta. L’uomo non aveva con sé alcun documento né altro che ne potesse indicare l’identità, fatta eccezione per una piccola ma sorprendente borsa da viaggio che conteneva ben cinquecentomila euro in banconote e della quale egli non sapeva dare nessuna spiegazione.

Si può sul serio dimenticare tutto di se stessi? Forse sì, forse no. E se poi hai 500.000 euro nella tua valigia e non ne conosci la provenienza il mistero s’infittisce.
  1. Al Commissario Montanari quella donna faceva contorcere le budella. Non solo era sgradevole d’aspetto e cinica di carattere, ma aveva anche qualcosa che solleticava il suo istinto di poliziotto e che gli impediva di archiviare il caso come semplice suicidio. La familiare sensazione di puzza di bruciato, come amava definirla lui, l’aveva colto quasi subito, non appena l’Ispettore Giancarlo Rizzo gli aveva riferito che il cadavere del suicida non era stato rinvenuto.

Una festa, una villa e una nota stonata a rovinare l’atmosfera. Parte tutto da qui o no? Quando c’è di mezzo un suicidio ma il corpo non si trova le possibili soluzioni sono tante, troppe...
  1. Era buia quella notte, troppo buia... Evelina camminava per il vicolo stringendo forte la grande borsa da viaggio, i suoi passi risuonavano sinistri fra i muri ammuffiti delle vecchie case sedute ai lati della stretta stradina. Il freddo era intenso. D'un tratto ecco apparire, come dal nulla, la figura scura di un uomo, cui unico punto luminoso era il mozzicone acceso della sigaretta, tenuto fra le labbra.

Un antico diadema che porta sfortuna. La regina di quadri: c’è chi sarebbe disposto a tutto pur di averla.
  1. “Che c’è, Sarrino?” disse, alzata la cornetta, indovinando che dall’altra parte del filo c’era il Brigadiere Toni Sarrino, suo insostituibile braccio destro.
“Maresciallo, mi scusi se la disturbo, ma c’è qui la signora Maria Sebastiani… Ecco, è in lacrime e chiede di lei…”“Scendo subito.”
Uccidere un gatto è reato? Sì, lo è e il Maresciallo Lo Giudice apre una vera e propria indagine per aiutare la signora Maria e i suoi amici a quattro zampe.
  1. Il maresciallo Saverio Lo Giudice, guardò, perplesso, il colonnello Adriano Tartarini. Poi finì di bere il suo caffè al ginseng, il cui aroma piacevole aveva il potere di metterlo di buonumore. Aveva ricevuto l’amico dell’aeronautica direttamente nel suo appartamento, al piano superiore della piccola caserma rosa che da anni ormai era la ‘sua’ casa.
“Non capisco bene cosa vuoi da me…” disse, mentre gli occhi fissavano il vecchio quaderno ingiallito che il colonnello gli aveva appena mostrato.
Una base dell’Aeronautica Militare e un diario ritrovato dopo tanto tempo. Un diario che cela un’inconfessabile segreto. Ha senso indagare dopo tanti anni? A chi gioverebbe, cui prodest?In tutte le principali librerie on-line. Visitate il sito http://raffaellaferrari.altervista.org/libri-dieci-piccoli-enigmi.htm
CHI È RAFFAELLA FERRARIDIECI PICCOLI ENIGMI DI RAFFAELLA FERRARI
Raffaella Ferrari, laureata in filosofia, vive e lavora alla Spezia. Al suo attivo ha la pubblicazione di diversi romanzi gialli, tutti ambientati nella Provincia della Spezia (da Sarzana, a Cadimare, alle Grazie e Portovenere): "Da lunedì a sabato", presentato al Salone del Libro di Torino nel 1997, "L'ultima magia", vincitore del "Premio Pontiggia" di Santa Margherita Ligure nel 2005, "Il segreto del professore", pubblicato nel 2006 e "Il caso della donna scomparsa" pubblicato nel 2012. Nel 2008, il suo racconto "L'uomo con le stampelle", è stato inserito nella raccolta "Donne e crimine" delle migliori gialliste liguri, curata da Anselmo Roveda ed edita da Fratelli Frilli. Nel 2011, il suo racconto "Io e il vampiro", è risultato Vincitore del Premio della Giuria - 4a edizione Concorso Letterario "L'anima del bosco" a Carcare (Sv). Numerose nel tempo anche le sue collaborazioni con riviste letterarie, web magazine, riviste locali, in progetti artistico-culturali con scuole e associazioni della sua città e numerosi anche gli incontri nelle scuole Primarie della Spezia e delle provincie limitrofe per promuovere la lettura nell’infanzia e avvicinare i bambini alla letteratura gialla. Per saperne di più  visitate il suo sito http://raffaellaferrari.altervista.org.

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Sito: http://raffaellaferrari.altervista.org/index.htmPagina del libro: http://raffaellaferrari.altervista.org/libri-dieci-piccoli-enigmi.htmPagina face book: http://www.facebook.com/LaSignoraDelMisteroGialliAllaSpezia
Pagina twitter: https://twitter.com/raffigiallo

 TRE DOMANDE ALL’AUTRICE
1)Cosa ti ha spinto a scrivere questo libro?
Il libro è una raccolta di racconti e ogni racconto è una storia a sé. Tutte le mie ispirazioni, ad ogni modo, mi vengono da qualcosa che ho visto, che ho sentito o che ho, per esempio, letto su un giornale. Mi capita di essere tanto colpita da una notizia, oppure semplicemente dagli occhi di una persona, magari sconosciuta e incrociata per caso per la strada, da desiderare di inventarci una storia sopra. Darle un ‘perché’, un passato, un’avventura da vivere. E qua entra in gioco la fantasia della scrittrice che è in me…

2) Perché i tuoi libri sono tutti ambientati nella provincia della Spezia?
Ecco, sono fra le poche Spezzine, fiere di esserlo! I miei concittadini, in genere, sono ‘mugugnoni’ e trovano sempre un sacco di difetti alla nostra città. Invece io l’adoro! Non che non veda i difetti, li vedo eccome, solo che mi piace considerarli parte di un ‘tutto’ che è comunque speciale. Nelle città di provincia, come la mia, si trova un microcosmo di vissuti che può tranquillamente rispecchiare il mondo, con i suoi pro e i suoi contro. E a parte questo, bisogna sempre scrivere di cose che si conoscono bene. Io conosco bene La Spezia.

3)Perché prediligi il genere giallo e come si possono avvicinare anche i bambini a questo genere narrativo?
Prima di essere una scrittrice, sono una lettrice e il genere giallo è il mio preferito. Credo che nelle situazioni di forte stress emotivo, come quelle che in genere si raccontano in questo tipo di romanzi, venga fuori meglio l’essenza umana. Mi piace ricercare sempre il ‘perché’ delle cose, più che il ‘come’. Perché quel personaggio ha rubato, ucciso, ecc.? Mi interessa meno come lo ha fatto.I ragazzini, sono un pubblico eccezionale. Mi capita spesso di andare nelle scuole a leggere i miei racconti e le risposte che mi danno, le domande che mi fanno sono di una logica e di una arguzia difficilmente riscontrabili in un adulto. Contrariamente a quanto si crede, avvicinare un ragazzo alla lettura è molto più facile che avvicinarvi un adulto. Basta solleticare la loro curiosità. E cosa c’è meglio di un giallo per solleticare la curiosità?










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