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Diefront: le Commissioni possono fare a meno delle mediane

Creato il 15 settembre 2012 da Filelleni

Diefront: le Commissioni possono fare a meno delle medianeLe avvisaglie erano già nell’aria … Una mozione del CUN del 12 settembre nella quale si chiedeva al Ministro: “di voler autorevolmente intervenire affinché sia chiaramente stabilito, con atto normativo o interpretativo, se il superamento dei valori mediani degli indicatori quantitativi abbia o meno natura vincolante ai fini del conseguimento dell’abilitazione”.

E ieri, a conferma, il documento esplicativo del Consiglio Direttivo dell’ANVUR: le commissioni possono agire in deroga alle mediane. Eh già … siamo tutti impazziti a inserire i dati  nei siti del CINECA ed in U-GOV: maschere lentissime, articoli duplicati da un sito all’altro, errori a bizzeffe, tempi risicatissimi, problemi con i PDF, crisi di panico. Ed ora…

” La Commissione può, secondo noi, decidere di concedere l’abilitazione anche candidati che non superino le soglie delle mediane. Facciamo l’esempio di due casi tra loro assai

Diefront: le Commissioni possono fare a meno delle mediane
diversi. Nel primo, può trattarsi di candidati che presentano indicatori prossimi alla soglia e che ottengono una valutazione largamente positiva rispetto agli altri criteri e parametri. In questo caso, ovviamente, la Commissione dovrà specificare cosa si debba intendere per prossimità alla soglia. Nel secondo caso, si tratta di candidati eccezionali, anche molto al di sotto della soglia, il cui curriculum dimostri una inconfutabile maturità ed eccellenza. Ad esempio, un candidato in un settore di matematica con una sola pubblicazione recente (e quindi con poche citazioni), nella quale abbia risolto uno dei “Millenium Problems” del Clay Mathematical Institute. C’è da aspettarsi che i casi della seconda fattispecie siano in numero molto limitato.”

Che le Commissioni potessero NON tenere conto delle mediane, in realtà, risulta già sancito dal Regolamento del bando delle abilitazioni (n. 222, 7/6/2012), art. 6, c. 5: ”Qualora la commissione intenda discostarsi dai suddetti principi è tenuta a darne motivazione preventivamente, con le modalità di cui all’articolo 3, comma 3, e nel giudizio finale.”Fin qui nulla di veramente nuovo dunque. Anche se un po’ sorprendente.

Diefront: le Commissioni possono fare a meno delle mediane

Piuttosto, dato il disastroso esito di tanto lavoro (le tabelle con le mediane uscite, in ritardo, il 13, il 24 ed infine, dopo una correzione, di nuovo il 27 agosto; gli elenchi delle riviste in fascia A sui quali sarà ancora molto da discutere), l’ excutatio petita(!) dell’ANVUR punta l’indice sulle cause. Da ravvisare nella mancanza dell’anagrafe della ricerca (che pure essendo stata stata istituita con la legge n.1 del 9/01/2009 non è mai stata realizzata), nei tempi strettissimi ed infine nel concetto stesso di mediana quale espresso del DM 76 (art. 1 lettera p).

….Tutta e sola fatica inutile?  Forse no. In proposito l’ultimo capoverso del succitato documento recita: ”A chi sostiene che l’autonomia delle Commissioni rende inutile lo sforzo fatto dai docenti (nel popolare il sito docente CINECA) e dell’ANVUR (nel calcolare le mediane), rispondiamo dicendo che gli indicatori delle Appendici A e B del decreto 76, a nostro giudizio, integrano l’autonomia delle Commissioni con importanti elementi di responsabilità, che gli esiti non precisamente ottimali di taluni concorsi del recente passato giustificano ampiamente.”

Diefront: le Commissioni possono fare a meno delle mediane
Come a dire, no, non è tutta fatica buttata: dati gli esiti delle precedenti tornate concorsuali, tutto questo daffare apporterà certamente miglioramenti alla qualità. Eh già … magra consolazione, perché saranno i risultati finali a parlare, aspettiamo a dirlo … Trattasi, in realtà, dell’ennesima pessima figura, che segue a ruota quella dei TFA, nel segno dell’italica, immarcescibile, cialtroneria.

Elle



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