E’ la fotografia di una cittadina che assomiglia a tanti altri centri abitati. La cementificazione sembra l’unica strategia dell’urbanistica di oggi, come tanti anni fa. Diminuisce continuamente il terreno verde, si respira cemento. Si può obiettare che le imprese edili così lavorano e danno fiato all’economia “ma possono lavorare lo stesso – obietta Diego Vairani (Pd) – facendo ristrutturazioni in centro. Ci sono tante case disabitate a Soresina e tante in cattive condizioni. C’è poi chi le dà in affitto agli immigrati. Ma il Comune ha tanti strumenti a disposizione per intervenire e incentivare le ristrutturazioni. Vediamo che dopo le 19 Soresina resta in mano ai delinquenti. Per il centro storico bisognava fare di più”.
L’ultimo caso riguarda l’area industriale e commerciale, dove il supermercato Lidl si trasformerà, lasciando la parte opposta di Soresina, in via Montenero. Il Lidl si collocherà dietro l’U2: saranno costruiti altri posti di parcheggio e altre abitazioni, quante non è ancora precisato. E saranno realizzati altri spazi di verde pubblico.
“E tutto per ricevere oneri di urbanizzazione – obietta Diego Vairani – Si continua a cementificare consumando il suolo e attuando una politica vecchia. Così si ripetono vecchi errori commessi anche dal centrosinistra in passato. In quella zona commerciale poi andranno a concentrarsi la Coop e a poche centinaia di metri di distanza la Lidl, l’Eurospin, il Family”. Il Famila invece sorge in via Quattro Novembre. “Si realizzano spazi verdi, sì: ma sappiamo che non ci sono le risorse per la manutenzione. E allora si affida l’aiuola al cittadino? Abbiamo visto in che condizioni è il verde pubblico a Soresina. Concentrando in quella zona i supermercati si congestionerà il traffico e si costruiranno nuove case. Che a Soresina non servono, perché ce ne sono già troppe disabitate”.
Un grido nel deserto? Occorre scegliere fra modelli diversi di urbanistica: l’uno speculativo e affaristico, che non tiene conto per niente del paesaggio, e l’altro intelligente e rispettoso del suolo. “Anche il terrreno agricolo non va consumato: sono scelte che si pagano nel tempo”.
L’ecologia non è una teoria da estremisti. E’ un’altra strategia che consente ugualmente a un centro abitato di crescere, ma recuperando le aree dismesse e inattive del centro o delle periferie. Il problema è serio: in Lombardia il terreno agricolo (superficie agricola utilizzabile) per la prima volta è sceso sotto il milione di metri quadrati. Un campanello d’allarme preoccupante.
“Solo in via Montenero i capannoni vuoti saranno diversi. Che uso se ne farà, non si sa ancora – conclude Vairani – E dire che nel programma elettorale del centrodestra c’era l’abbellimento del centro storico di Soresina. E dobbiamo ancora assistere a quel che si farà del vecchio Robbiani, al centro di Soresina. Che cosa diventerà? Mentre il nuovo certo non è un ospedale”.
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