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Dies natalis

Creato il 01 novembre 2012 da Cinzialuigiacavallaro
 

Dopo una lunga assenza eccomi qui. Prometto a me stessa e a voi di essere più presente in questo luogo di condivisione che mi è caro ed indispensabile.

In questi giorni d’inizio novembre mi piace rileggere poesie sul tema della morte in tutti i suoi aspetti, tema molto caro ai poeti di tutti i tempi. Una poesia da me molto sentita, che è diventata famosa grazie al film Quattro matrimoni e un funerale, è Stop all the clocks di Auden, per me materia di studio che mi ha fatto amare la poesia irlandese. Ho però deciso di condividere con voi una mia poesia e una mia fotografia. In attesa di pagine e parole più lievi e serene.

 

DIES NATALIS

Non c’è più clorofilla

nell’anima sua avvizzita

stanca della vita

asciugata è ormai ogni stilla.

Non c’è più ossigeno

nel suo fior di cuore

esausto dell’amore

perso ha infine il sangue.

Non c’è più pensiero

nel suo grigio scrigno

pregno ormai del viaggio

non scorse infine alcun miraggio.

Non c’è più coraggio

nel suo corpo affranto

pesante, finito e stanco

cercava solo un sogno bianco.


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