Magazine Diario personale

Diesel, il cane coraggio

Creato il 18 novembre 2015 da Catia D'Antoni @viaggingiro

Ti chiamavi Diesel, chissà perché, nonostante la tua sveltezza eri comunque chiamata Diesel, una signorina di sette anni.
Eri un cane bravo, uno di quei cani che aiutano sempre, soprattutto nel bisogno e lo hai dimostrato regalando la tua vita;
hai regalato la tua vita a chi ti ha insegnato ad essere eroe, ti sei fidata di lui e con lui hai lavorato, brava Diesel.

Hai donato la tua vita in un momento storico che rimarrà impresso in molti di noi, in tutti oserei dire; non è storia di tutti i giorni quella che sta accadendo e che stiamo vivendo, bene o male siamo tutti coinvolti, tu tra i principali attori.
Ti sei trovata lì, così, no non per caso, eri lì con il tuo Amico e con lui eri al lavoro, solo che per te era un gioco; un gioco come un altro, ma non uno sporco gioco di “umani” e alla fine del gioco avresti avuto il tuo premio, invece no, nessun premio.

E così è andata, sei stata “scelta” per essere la prima ad entrare in quel maledetto appartamento di Parigi; sei entrata per prima perché eri la più esperta a cercare, a setacciare cose, a sentire quegli odori inconfondibili e a scovare persone… tu sì che eri brava.
Sei entrata per prima e sei stata colpita, sei stata ferita e non ce l’hai fatta Diesel;
hai forse barcollato e hai capito, forse, che per te era giunto il momento e sei tornata indietro;
brava Diesel, hai capito che lì era meglio non andare avanti, sei tornata indietro dal tuo Amico e lì hai finito i tuoi giorni.

diesel

Ti chiamavi Diesel, eri una signorina, una signorina pastore belga di sette anni e non ci sei più.

Come te altri pelosi seguono lezioni di addestramento, come te altri sono caduti e cadranno, ma in questo momento io dedico a te il mio pensiero, forse perché sei, anzi eri, una signorina come la mia Alice, pur essendo di un’altra famiglia, di un’altra razza pur sempre una signorina, uno di quei figli che non cresce mai;
invece tu sei cresciuta in fretta e te ne sei andata in una fredda e nebbiosa mattina parigina; tra tanti uomini… una signorina è volata sul “ponte”.

Ciao signorina, ciao Diesel, fai buon viaggio; non so se ti dedicheranno qualcosa, una medaglia, una targa…
qualsiasi cosa ti sarà dedicato tu forse non la vedrai, o forse sì, dall’alto del tuo “ponte” vedrai tutto e allora capirai quanto possano essere sciocchi questi umani, che giochi ridicoli riescano a fare, in nome di nulla.

Ciao Diesel, buon viaggio cucciola!

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