dieta barf pensiamo un pò ai nostri amici a 4 zampe
La Dieta Barf, pensata e sviluppata dal veterinario australiano Ian Billinghurst, ormai è conosciuta e apprezzata un po’ ovunque, più che regime alimentare è una vera filosofia di alimentazione e di gestione del cane. Non solo cibo e integratori, dunque, ma uno stile di vita che, attingendo dall’oriente, rifiuta cibi preconfezionati e rimedi chimici per prediligere alimenti naturali, cure omeopatiche, medicina cinese, fitoterapia. Tutto questo, ovviamente, sempre sotto l’egida regia di un veterinario olistico.
“Bones Bones and Raw Food” (Ossa e Cibo Crudo), oppure “Biologically Appropriate Raw Food” (Cibo Crudo Biologicamente appropriato): queste le due opzioni del significato dell’acronimo “Barf”. E in queste due possibilità si nascondono i principi ispiratori della dieta stessa. L’idea di fondo è questa: riportare il cane domestico a uno stato quasi selvaggio dandogli da mangiare carne cruda, muscoli e organi insieme a verdura cruda frullata. Il tentativo non è quello di risvegliare gli istinti selvatici e primordiali del fedele amico, ma quello di ricondurlo a un’alimentazione più consona al suo corpo e alle sue reali necessità. Il cane è dotato di denti che servono a triturare le ossa e lacerare carne cruda, perciò non gli serve cibo cotto. Il suo intestino è più corto di quello umano e contiene enzimi specifici per assimilare ossa e verdure predigerite dall’eventuale preda. Perciò la necessità di frullare la verdura almeno al 50%.
Al fabbisogno energetico del cane, secondo la dieta Barf, non servono farinacei o cereali buoni solo a riempirgli, ma solo proteine e grassi. Perciò, un cane sano, secondo questa dieta, è quello che si alimenta con pollo, mega frullati di frattaglie, fegato, durelli, rognone uniti a frullati di verdura a foglia verde (bietole, insalata romana, spinaci, foglie di sedano e prezzemolo, zucchine, cetrioli, finocchi, carote, zucca, fagiolini e sedano). Fra le verdure non contemplate dalla dieta, ci sono verze, cavolfiori e broccoli, patate, melanzane, pomodori e peperoni.
La dieta Barf, non avendo grosse controindicazioni, ha trovato molti fan: i Barfers. E se questo percorso alimentare in alcuni suscita qualche perplessità perché l’alimento crudo è a rischio batteri, i Barfers sono pronti a giurare che da quanto hanno cominciato a nutrire il loro cane seguendo la dieta Barf, hanno notato un miglioramento è generalizzato nel loro fedele amico. L’urina è inodore, i denti più sani, il tartaro diminuito, il pelo è più lucido e le dermatiti allergiche della pelle sono pressoché scomparse. Tutto questo ovviamente, a vantaggio anche dell’umore del cane che, inevitabilmente, appare più sereno.
Esistono contro? Sì. Questa dieta richiede costi e tempi maggiori rispetto a una dieta normale.