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Dieta: La dieta punti parte 1^

Da Euplio

Dieta: La dieta punti parte 1^

Della dieta punti ne hanno parlato malissimo, ne hanno dette di tutti i colori, l’hanno persino definita “dieta omicida” ed hanno fatto lugubri profezie per coloro che incautamente avevano deciso di seguirla.

Insomma per dirla più esplicitamente, hanno combattuto la dieta punti con un accanimento degno di miglior causa, utilizzando ogni immaginabile ed inimagginabile argomento, vero o falso che fosse.

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Ciononostante da ormai quasi quarant’anni la dieta punti continua ad essere largamente seguita, diciamolo pure, con un pieno successo, anzi col passare del tempo la sua notorietà si è ancor più consolidata, talchè, invece di cadere nel dimenticatoio, come invece spesso accade a quelle diete di moda, o di tendenza, è sempre più viva e sempre più attuale.

E’ giusto però che prima di parlare dei suoi meccanismi d’azione e di come la si debba applicare, mi sembra opportuno sgombrare rapidamente il campo da alcune critiche che le sono state rivolte nel corso di questi lunghi anni.

Iniziamo subito col dire che in nessuno dei casi in cui la dieta punti è stata utilizzata, e credetemi sono ormai nel mondo molti milioni, si è mai registrato il benchè minimo incidente o inconveniente, e questa è la migliore dimostrazione che le fosche previsioni e le grida d’allarme lanciate dagli avversari di questo regime alimentare si sono rivelate prive di fondamento.

Se vuoi conoscere una dieta ipocalorica che ti fa perdere i cgili in eccesso in modo semplice e senza arrecare danno alla tua salute, allora ti invito a leggere quest’altro articolo del blog

La dieta punti è basata essenzialmente sul ricambio dei carboidrati, o zuccheri, e sulla sensibilità del pancreas all’aumento della glicemia, cioè del livello di zucchero nel sangue.

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Quando si ingerisce un alimento ricco di carboidrati, anche sotto forma di amidi, l’apparato digerente li demolisce sino allo stadio di glucosio.

Il glucosio a sua volta, assorbito attraversi l’intestino, si riversa nel sangue che lo porta alle singole cellule dell’organismo che lo utilizzano.

Quando il glucosio entra nel sangue, ovviamente la glicemia sale, e ciò stimola il pancreas a produrre “insulina”, che è una sostanza necessaria affinchè il glucosio possa entrare nelle cellule ed esservi utilizzato.

Man mano che il glucosio viene utilizzato, la glicemia inizia a scendere, la secrezione di insulina si riduce ed alla fine tutto rientra nella norma.

E’ giusto fare presente che nel sangue esiste sempre una certa quantità di glucosio, circa 1,2 gr per litro, nel caso di un livello di glicemia considerato normale.

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In alcuni casi, purtroppo, le cose non vanno sempre così come sono state descritte, cioè quando la glicemia sale, il pancreas non si limita a secernere la quantità di insulina necessaria , ma ne produce molta di più, accade pertanto che, una volta utilizzato il glucosio derivante dai cibi, rimanga in circolo una quantità più o meno grande di insulina, e questa sostanza, ahimè, è estremamente ingrassante, tant’è vero che un tempo si facevano iniezioni di insulina a tale scopo ( questo sistema terapeutico fortunatamente è stato abbandonato).

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Quindi, ritornando alla nostra insulina, quella che residua, costituisce un potente fattore ingrassante, pertanto per evitare questa sovrapproduzione di insulina da parte del pancreas, occorre limitare la quantità di carboidrati introdotti con gli alimenti.

Infatti la secrezione di unsulina, anche quando esagerata, è sempre da mettere in relazione ed è sempre proporzionale al glucosio presente nel sangue, introdotto nell’organismo con l’alimentazione (carboidrati ad assorbimento lento).

Si è notato infatti, che più è violenta l’immissione di glucosio nel sangue, più massiccia è la risposta del pancreas nella produzione dell’insulina.

Tenendo conto di questi fattori, nella dieta punti, è stato assegnato ai vari alimenti un valore in punti basato sulla loro capacità di provocare una più o meno rapida e massiva produzione di insulina da parte del pancreas.

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Di conseguenza gli alimenti che sono ricchi di proteine o di grassi avranno un valore in punti molto basso, mentre quegli alimenti che sono ricchi di carboidrati avranno un valore elevato.

Nel prossimo articolo descriverò più dettagliatamente le regole fondamentali della dieta punti.

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Un caro e cordiale saluto

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