Primo piano, numero 1.
La porta è socchiusa.
Ata ha un attimo di esitazione, poi bussa.
Toc! Toc!
"Avanti!" Risponde qualcuno dall'interno.
Apre la porta e entra.
Timida.
Le si parano davanti un lungo corridoio e trenta paia d'occhi puntati addosso.
Saluta e si siede cercando di non far rumore.
"La prima visita?" Le chiede la ragazza seduta accanto a lei.
"Sì". Risponde distrattamente.
Poi la osserva meglio.
Magra come un giunco.
Le sorge un dubbio.
"Questo è lo studio della dietologa, vero?"
"Sì". Risponde la ragazza.
Poi aggiunge sottovoce, vergognosa:"Io sono qui per ingrassare".
"Eh, ognuno ha la sua croce!" Esclama Ata d'impulso, ma si rende conto di aver sbagliato.
"Cioè...ecco...io volevo dire..."
"Non preoccuparti.- Le dice la ragazza.- A volte è più difficile ingrassare che dimagrire".
"Oh!"
All'improvviso sente delle grida provenire dall'altra stanza.
"Che succede?" Chiede allarmata.
"Niente.- Risponde una signora corpulenta.- La paziente non è scesa questa settimana e la dottoressa le sta dando una bella strigliata". E scoppia in una grassa risata.
'Ma dove sono capitata?' Si domanda Ata allibita e spaventata.
Non sa se restare o andare via.
Decide di restare.
Dopo quasi due ore d'attesa, arriva il suo turno.
fa un respiro profondo e entra.
La dottoressa la visita, la fa pesare, poi raggiunge la scrivania.
"Vuoi la pasta tutti i giorni?" Le domanda compilando la sua scheda.
"Sì, non posso farne a meno". Risponde pronta Ata sedendosi di fronte a lei.
La dietologa legge la sua età.
"Complimenti!- Le dice.- Sembri molto più giovane".
"Grazie".
Ata fa un sorriso compiaciuto.
Non è poi tanto male questa dottoressa.
"Eh, però gli anni ci sono, purtroppo". Aggiunge subito dopo con tono grave.
"Non esageriamo, ora". Minimizza Ata.
"Non sto esagerando.-Puntualizza la dottoressa.- In certi casi è fondamentale battere sul tempo".
"Quali casi?" Chiede lei confusa.
"Vedi,- le spiega,- quando si hanno molti chili in eccesso, man mano che passano gli anni, la situazione diventa sempre più difficile da riparare.
Subentrano patologie gravi e, a volte, irrecuperabili".
Un brivido freddo lungo la schiena.Ata deglutisce a fatica.
"La circolazione sanguigna rallenta il suo ritmo, le vene si otturano e si può avere l'infarto. Si muore con l'infarto".
La guarda con intenzione.
Ata sente le gambe farsi molli.
"Si può incorrere in una trombosi o in un'ischemia cerebrale,- continua la dietologa,- e si può morire anche in questi casi.
Inoltre, si va soggetti al cedimento delle ossa che, col passar del tempo, conduce a una brutta..."
"Morte". L'anticipa Ata affranta.
"Vita.- La corregge la dottoressa.- Il cedimento delle ossa porta a un progressivo peggioramento delle condizioni di vita".
Si aggiusta gli occhiali sul naso e conclude:"La morte giunge consolatoria per porre fine a tutte le sofferenze".
Ata esce dallo studio quasi di corsa.
Stringe al petto la sua dieta nuova.
Che angoscia!