10 giugno 1924, viene assassinato Giacomo Matteotti, deputato socialista. Storia nota.Ma cosa si nasconde dietro quel delitto? Nonostante siano passati ben 88 anni, il delitto Matteotti resta ancora una oscura pagina della storia italiana. Nell’ultimo scritto Matteotti appunta ”Petroli, bische”.
Per anni il messaggio è rimasto indecifrato. Tanti sono pronti a credere si tratti di una sorta di messaggio in bottiglia.
In 88 anni enormi quantità di parole sono state scritte e, questo anno viene presentato un nuovo testo dellaLindau edizioni. Il testo farà parlare.
Si tratta di un saggio di ‘ Riccardo Mandelli, il titolo e’ ‘Al casino’ con Mussolini. Gioco d’azzardo, massoneria ed esoterismo intorno all’ombra di Matteotti’.
Riccardo Mandelli ha spiegato all’ADNK:’‘Tutti abbiamo imparato che Matteotti fu ucciso per la sua coraggiosa denuncia dei brogli e delle violenze elettorali fasciste, e in parte e’ vero da qualche anno pero’ si e’ fatta strada un’altra ipotesi, molto piu’ vicina a quelle avanzate dai giornali subito dopo il suo rapimento sul lungotevere Arnaldo da Brescia, il 10 giugno 1924”.
Secondo Mandelli, Matteotti , ”stava indagando sui ‘decreti sporchi’ appena emanati dal governo: ricerche petrolifere e liberalizzazione delle case da gioco. La stampa di opposizione era scatenata, e in qualche caso anche quella fascista si mostrava critica. Che quei provvedimenti fossero frutto di corruzione era piu’ che un sospetto”.
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