Magazine Poesie
Mi scruti con occhi arroganti che trasudano disprezzo, non tenti neanche di chiarire e te ne vai nel tuo insipido silenzio. A dividerci i tuoi mille alibi. A dividerci il tuo orgoglio: uno spaventapasseri che ti guarda i piedi mentre il vento trascina via con sé tutto ciò che ha dilaniato.
Un fungo che si nutre della tua anima, comprata a basso prezzo, svenduta, ridotta a merce di scambio.
Un fantasma che ti ha trasformato in una fragile bambola di porcellana che aspetta, su una mensola polverosa, un comando, un segno qualsiasi per tornare a muoversi. Non sai più farne a meno: al solo pensiero ormai soffri di vertigini.
L’orgoglio ti rende vittima di te stesso e nemmeno te ne accorgi. Non è la tua natura, non è parte di te. È solo una debole ombra che scompare non appena deponi tutte quelle maschere che ti ha messo addosso. Che scompare non appena smetti di aver paura. Paura di soffrire.