Bene, ricordo il lontano Dicembre quando affrontammo la questione del freddo in moto. Oggi, a mesi e gradi di distanza, parliamo del caldo. I motociclisti amano temperature intermedie, tipiche della primavera e dell’autunno, col freddo e col caldo il piacere si riduce e restano solo gli estremisti. La prima cosa che è necessario fare è un bilancio costi benefici. Partite dall’assunto che andare in moto significa indossare gli indumenti idonei, che proteggono: giubbotto, guanti, casco, paraschiena, pantaloni tecnici, stivali. Meno di questo non è accettabile. Per quanto esistano giubbotti estivi il caldo, in certi momenti, si sente eccome. Bene, se l’idea di mettervi tutta la divisa e di salire in moto col caldo vi sembra accettabile allora partite, se invece non vi sentite di bardarvi da super-eroi restate a casa, non partite senza guanti o in bermuda. Come aneddoto, conosco un tipo che guidando senza guanti alla sera aveva il dorso delle mani ustionato.
Quando è caldo sul serio, il caldo lo si patisce, ci si protegge meglio dal freddo è innegabile. La cosa che si può fare è proteggere se stessi dal caldo e dai suoi rischi, più che ridurre il disagio. Per sapere come fare è sufficiente guardare un TG di metà giugno, i consigli si sprecano.Anzitutto valutate bene cosa indossare sotto al giubbotto. Io amo mettere sempre una maglietta a maniche lunghe, anche con 40 gradi, perché mi preserva la temperatura corporea e non mi mette la pelle a contatto con il materiale tecnico-sintetico del giubbotto, io preferisco il cotone. Portatevi dietro dell’acqua e bevete ad ogni sosta. Se vi fermate per una sosta un po’ lunga bagnatevi anche la fronte, il coppino e i polsi.Cercate di non mettervi in marcia alle 13.30 con 40 gradi e dopo aver ingerito 1.000.000 di calorie (questa è l’indicazione più dolorosa per noi Motociclisti da Tavola).Quando vi fermate cercate di avere l’accortezza di lasciare la moto all’ombra, specialmente perché la maggior parte delle selle è di colore nero.Ultimi consigli: ascoltate molto il vostro corpo, cercate di anticipare segnali di stanchezza o eventuali giramenti di testa o nausee, cercate di rendervi conto quando i movimenti sono faticosi, lo sguardo non è più attento, ecc ecc. Il rischio di beccarvi un colpo di calore o di sole è reale ed è meglio fermarsi prima. Fate soste più frequenti, col caldo soffrono anche i motori e fare delle soste non farà male e magari fate giri in collina (occhio però alla differenza appena tornate a livello del mare). Secondo consiglio, il caldo fa un secondo scherzo, ammorbidisce l’asfalto. Non mi è mai capitato che questo influisse sulla sicurezza in marcia ma di moto rovesciate perché il cavalletto laterale è affondato nell’asfalto ne ho viste. Occhio a dove parcheggiate.Buona strada