La verità sulla riforma dell’art. 138 della costituzione è che i politici hanno paura del voto dei cittadini.
Riduzione numero parlamentari, soldi ai partiti, tetto alle pensioni e retribuzioni pubbliche, limite al numero di mandati, abolizione provincie ed altri enti inutili (ovvero utili a distribuire poltrone e compensi)….. hanno paura di discutere questi argomenti.
Oltre che per via parlamentare (art.138), esiste sempre la strada maestra per modificare la costituzione, “l’assemblea costituente”, ridando quindi la parola ai cittadini.
Per questo confondono le acque, e vogliono fare credere che si tratti di tecnicismi burocratico-legali e delegano a presunte commissioni di esperti-tecnici-saggi-supereroi.
La realtà è che in Italia quasi tutti sono d’accordo che la costituzione vada aggiornata e che alcune modifiche siano necessarie.
Però i parlamentari non riescono mai a mettersi d’accordo (vedasi commissione bilaterale presieduta da D’Alema). Questo perché ogni partito bada più ai suoi interessi di bottega, che non a quelli del Paese… e poi si è mai visto un “onorevole” che, nel segreto dell’urna, vota per la diminuzione del numero dei parlamentari e l’eliminazione dei loro privilegi?
No, appunto.
Ecco quindi la pensata: facciamo fare la riforma ad un numero ristretto di fedelissimi (che sono pure rimasti pochi, visti i 101 del PD che hanno impallinato Prodi per il Quirinale). Mettiamoci dentro tutte le modifiche istituzionali che ci tornano comode e che i cittadini non voteranno mai. Aggiungiamo un po’ di maquillage per dare un contentino all’opinione pubblica, tipo lieve sforbiciatina al numero dei parlamentari, e portiamola al voto senza possibilità di discussione o modifica.
Così tra una presa in giro ed il niente, i cittadini forse scelgono la prima; del resto sono anni che li abbiamo abituati a votare il “meno peggio”, oramai ci avranno fatto il callo.
Come strategia non è pensata male, e fa bene Grillo a denunciarla pubblicamente.
A questo punto non resta che attivarsi e sperare che i ragazzi del MoviMento 5 Stelle riescano a fare si che in parlamento prevalga la democrazia e blocchino, ora e per sempre, i giochi di palazzo.