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Differenze

Creato il 27 maggio 2012 da Francosenia

epicurus


“La filosofia, fintanto che una goccia di sangue ancora pulserà nel suo cuore assolutamente libero, dominatore dell’universo, griderà sempre agli avversari con Epicuro: «empio non è colui che nega gli dèi del volgo, ma colui che attribuisce agli dèi i sentimenti del volgo». La filosofia non fa mistero di ciò. La confessione di Prometeo: «a dirti in breve, io tutti aborro i numi», è la sua propria confessione, la sentenza sua propria contro tutte le divinità celesti e terrestri che non riconoscono come suprema divinità l’autocoscienza umana. Nessuno può starle a fianco. Alle tristi lepri marzoline, che gioiscono dell'apparentemente peggiorata condizione civile della filosofia, essa replica quanto Prometeo replica al servo degli dèi Ermete: «…io, t’assecura, / non cangerei la mia misera sorte con la tua servitù. / Meglio d’assai lo star qui ligio a questa rupe io stimo, / che fedel messaggero esser di Giove». Prometeo è il più grande santo e martire del calendario filosofico”.

- Karl Marx: Differenza tra le filosofie della natura di Democrito e di Epicuro -


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