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Difficoltà di assunzioni per i minatori del Mozambico in Sudafrica/Problema quote

Creato il 04 marzo 2015 da Marianna06

 

04maputo

 

L’accusa arriva dai rappresentanti dei lavoratori mozambicani in Sudafrica: il governo di Pretoria non rispetta gli accordi in vigore in materia di reclutamento di personale straniero nelle miniere.

Il riferimento è alle intese siglate nel 1909 e nel 1964 tra Sudafrica e Mozambico (ancora dominati, rispettivamente, da un governo della sola minoranza bianca e dalle autorità coloniali portoghesi), che prevedevano l’assunzione di una quota di lavoratori mozambicani nelle miniere del paese confinante.

Secondo i rappresentanti dei lavoratori, questa quota si è progressivamente ridotta negli anni, passando dai 100.000 degli ultimi mesi del regime bianco ai 32.000 attuali, con conseguenze economiche importanti per quanti dipendevano dalle rimesse degli emigranti. “È davvero una situazione preoccupante – ha spiegato alla stampa Victor Cossa, coordinatore generale delle commissioni dei lavoratori mozambicani in Sudafrica – perché molti mozambicani, privi di formazione accademica, consideravano il lavoro nelle miniere come antidoto alla povertà assoluta”.

Le autorità sudafricane replicano notando che il tasso di disoccupazione nel loro paese è stabilmente intorno al 25%, motivo per cui va privilegiata – come previsto anche dalle leggi statali – l’assunzione di manodopera locale. 

 

                a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

ndr.) In alto un'immagine di Maputo, capitale del Mozambico.


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