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Difficoltà respiratorie e comportamento dei bambini: c’è una relazione?

Da Paola

bambino che dorme

Capita anche a noi grandi: se dormiamo poco e male rimaniamo di pessimo umore per tutto il giorno, siamo nervosi e aggressivi. Ne sappiamo qualcosa, soprattutto se per giorni e giorni non riusciamo a dormire bene, grazie, magari, pianti dei nostri piccoli. Pare che lo stesso accada nei bambini. Un recente studio condotto su11 mila bambini e per 6 anni ha stabilito che esiste un legame tra le difficoltà respiratorie riscontrate durante il sonno e il comportamento dei bimbi.

Iperattività, aggressività, fatica a concentrarsi per molti bambini possono essere dovuti al loro sonno disturbato, al russare, alle apnee notturne, alle difficoltà respiratorie durante la notte.

Questa nuova ricerca, rispetto alle precedenti che avevano già messo in evidenza il rapporto tra problemi comportamentali e difficoltà respiratorie notturne dei bambini, è caratterizzata da un panel molto più ampio di campioni. Gli studi precedenti, infatti,  erano rivolti a un numero limitato di pazienti, oppure prendevano in esame un solo sintomo ed erano quindi incompleti e poco attendibili dal punto di vista scientifico.

L’analisi condotta in questo nuovo studio, invece, ha preso in esame l’osservazione degli effetti combinati del russare, la respirazione con la bocca anziché con il naso e l’apnea notturna. I bambini sono stati monitorati con l’aiuto delle famiglie dal momento della nascita fino ai 6 anni di vita. Tutti i dati raccolti sono stati intrecciati a quelli relativi alla compilazione di questionari che hanno valutato il comportamento dei bambini all’età di 4 e 7 anni. Iperattività, aggressività e comportamenti trasgressivi, difficoltà a concentrarsi e a gestire il rapporto con i propri compagni sono stati quindi valutati e comparati ai risultati del sonno.

Per avere una visione oggettiva e completa dei risultati, i ricercatori hanno anche tenuto conto della famiglia d’origine dei bimbi, dell’estrazione sociale, dell’abiente in cui sono cresciuti, dell’eventuale vizio del fumo della mamma nei primi mesi di gestazione, e dell’eventuale basso peso alla nascita dei bimbi.

Il risultato più evidente della ricerca è che i bambini con disturbi respiratori nel sonno avevano dal 40 al 100 percento più probabilità di sviluppare problemi neurocomportamentali a 7 anni, rispetto ai bambini senza problemi di respirazione.

Se ci accorgiamo che  i nostri bimbi hanno difficoltà respiratorie mentre dormono, è bene che li facciamo controllare. Perchè una buona dormita fa bene a tutti!

Fonte:

corriere.it

pingminghealth.com


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