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Diffondere il Verbo (annusare)

Creato il 31 gennaio 2012 da Elenaporcelli


Diffondere il Verbo (annusare)
Una delle cose più belle, per noi adepti della setta del profumo è fare proseliti. L’apoteosi è riuscirci con uno che fino a due giorni fa comprava il dopobarba al Lidl, quello che costa due euro ma ne dovrebbero dare duecento al cliente per portarselo via.

L’ho circuito piano piano, all’inizio l’ho indotto  ad accompagnarmi nelle mie scorribande annusatorie in giro per Milano: “dai, ci fermiano un attimo da Excelsior, poi andiamo dove vuoi tu…). Il secondo passo è stato spruzzargli addosso varie fragranze:  ”sai, per fare la recensione sul blog, ho bisogno di sentire questo profumo su una pelle maschile…). Intanto, ne approfittavo per individuare il suo tipo, facendogli provare  famiglie olfattive diverse.

Ho scartato subito gli orientali, visto che di Tabacco Toscano della Farmacia di Santa Maria Novella ha ha detto: “Ma è da donna?” e i fruttati come Le Dandy “cos’è, uno spray per la casa?”. Agli agrumati è indifferente. Avevo un dubbio sul legnosi, visto che ama Vetiver di Guerlain e sugli speziati, come Wood and Spice. Però le reazioni migliori le ho avute con i fougère. Anche il dopobarba del Lidl appartiene alla famiglia (tutte le migliori famiglie hanno dei parenti di cui si vergognano da morire). Alla fine, ho avuto chiaro il suo profilo: è un uomo fougère aromatico.

Ieri l’altro, mi è arrivata dall‘Olfattorio una scatola di campioni, contenente Timbuktu, L’Eau de L’Artisan e Fou D’Absinthe (*****).  Non ho avuto dubbi e gli ho spruzzato addosso Fou D’Absinthe. E’ stato amore al primo sniff.

Avrei dovuto immaginarlo subito: il mio adepto è un imprenditore serissimo che gira in Mercedes , giacca e cravatta e Rolex d’ordinanza, con un inimmaginabile passato da cantautore fatto di tutte le sostanze possibili e impossibili,  trova sempre il modo di farmi ridere e nella vita privata è un soggetto imprevedibile, di quelli che non sai mai cosa ti combineranno un secondo dopo.

Su un soggetto del genere l’assenzio dei poeti maledetti è d’obbligo, l’anice stellato e le altre spezie ci stanno bene e gli aghi di pino e il balsamo d’abete soddisfano il suo gusto per il fougére. Fou d’Absinthe è una fragranza pazza ma elegante, perfetta anche per un incontro d’affari.

Al momento è un po’ preoccupato: “Ma i profumi danno dipendenza?” Senz’altro, ma la dipendenza dalla bellezza è MOLTO sana.


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