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Da Tizianacurt @TIZIANAPOESIA

Movimento letterario “IL DOLCE STILE ETERNO”

A metà circa degli anni ’80 Dalmazio Masini coniò questo slogan quale titolo per una rubrica da lui condotta sulla rivista “Toscana Arte 2000″. Successivamente intorno a lui convergono vari autori in linea con le teorie lì professate, riguardanti il recupero in chiave neo-moderna delle forme classiche della poesia italiana. Nel 1999 esce il n° 1 del periodico “IL DOLCE STILE ETERNO” (da lui diretto in collaborazione con Mario Macioce) diffuso come inserto della rivista “L’ALFIERE”, organo ufficiale dell’Accademia Vittorio Alfieri. Qualche mese dopo su tali pagine viene ufficializzata la nascita del MOVIMENTO LETTERARIO “IL DOLCE STILE ETERNO” con la pubblicazione del relativo MANIFESTO, qui di seguito riprodotto.

1. Noi vogliamo che armonia, bellezza e forza espressiva dei versi siano i valori fondanti del dolce stile eterno.

2. Noi vogliamo costruire una poesia moderna nei contenuti e nella sintassi, ma rigorosa nell’uso del verso ritmico.

3. Noi vogliamo opporci all’indifferenza di fronte al bello e riscattare la dimensione estetica insita nell’atto creativo, contro l’offuscamento del gusto, rifiutando uno sperimentalismo logoro e di maniera, che ha condannato a morte la poesia stessa.

4. Noi vogliamo ritrovare i valori condivisi, le radici comuni della poesia, contro le “parole in libertà” degli stanchi epigoni novecentisti.

5. Noi vogliamo recuperare l’uso di un linguaggio chiaro e aperto alla comprensione di tutti, contro un linguaggio onirico, evocativo, ermetico e selettivo.

6. Noi vogliamo far sì che il poeta, dopo anni di monologhi destrutturati, torni a dialogare con il lettore, e che i libri di poesia divengano un invito ineludibile alla lettura.

7. Noi vogliamo rivalutare la conoscenza della realtà come fonte di ispirazione artistica contro l’immagine deformata di una realtà autonoma, autoreferenziale, incomunicabile, priva di nessi logici e coerenti.

8. Noi vogliamo coniugare l’originale creatività emotiva, disciplinata dai canoni metrici, con la musicalità scaturita dal suono delle parole.

9. Noi vogliamo una poesia dalla voce sobria, che canti con lucida forza il quotidiano e le ragioni del cuore.

10. Noi abbiamo la consapevolezza di rinunciare ai facili, effimeri consensi che la poesia dei nostri tempi ottiene

perché noi siamo il futuro della poesia.

Chi volesse ottenere maggiori informazioni o volesse aderire a tale Movimento può scrivere a: [email protected]

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