Aggiornati i dati Eurostat relativi alle rilevazioni sull’information society: per alcuni indicatori, sono presenti anche i dati del 2010.
Nel 2009, la più alta percentuale (90%) di famiglie con accesso ad Internet è stato registrato nei Paesi Bassi, il più basso (30%) in Bulgaria. L’Italia – con una percentuale del 53% – si colloca al livello di Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria e Cipro.
Accesso ad Internet delle famiglie (2008 e 2009)
Un ampio accesso alla banda larga – chiarisce l’Eurostat – è considerato essenziale per lo sviluppo di servizi avanzati, quali l’e-business, l’e-government, e l’e-learning. Da questo punto di vista, l’Italia risulta, comè noto, abbastanza arretrata: 39% nel 2009, che sale però al 49% nel 2010. Sempre al di sotto della media, comunque, che va dal 61% dell’Europa a 27, al 64% dell’Europa a 15.
Accesso ad Internet delle famiglie per tipo di connessione
A questo che costituisce in un periodo di crisi come questo un fattore di indiscutibile svantaggio competitivo per un paese come il nostro, si va ad aggiungere la diseguale accessibilità della banda larga a livello territoriale.
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