Magazine Media e Comunicazione

Digital Divide

Creato il 29 dicembre 2014 da Pedroelrey

Nella set­ti­mana prima di Natale è stata pub­bli­cata l’indagine Istat su “I cit­ta­dini e le nuove tec­no­lo­gie”, rap­porto annuale sulla rela­zione tra gli ita­liani e la tecnologia.

Dopo i dati Euro­stat sull’utilizzo di Inter­net nella UE28 e quelli del 48° rap­porto del Cen­sis rela­tivi a quanti ita­liani non hanno mai usato un com­pu­ter, l’indagine Istat con­sente di com­ple­tare il pano­rama sulla situa­zione attuale del rap­porto, e dell’utilizzo, di quelle che pare restino ancora per molti nuove tecnologie.

L’inda­gine Istat si com­pone di oltre 40 tavole, libe­ra­mente consultabili/scaricabili, che for­ni­scono una mole di dati dav­vero rile­vante. Come d’abitudine, vi invito a leg­gerle tutte con atten­zione al di là della mia per­so­na­lis­sima sintesi.

Si osserva un forte diva­rio tec­no­lo­gico, da ricon­durre a fat­tori di tipo gene­ra­zio­nali, cul­tu­rali ed eco­no­mici. A tal pro­po­sito, la mag­gior parte delle fami­glie che non dispon­gono di un accesso ad Inter­net da casa indica la man­canza di com­pe­tenze come prin­ci­pale motivo del non uti­lizzo della rete [55,1%]. Una per­cen­tuale signi­fi­ca­tiva [24,3%] non con­si­dera Inter­net uno stru­mento utile e inte­res­sante. Resi­duale è invece la quota di fami­glie che indi­cano tra le moti­va­zioni la man­canza di dispo­ni­bi­lità di una con­nes­sione a banda larga [1,4%].

Il gra­fico sot­to­stante rias­sume l’incidenza per­cen­tuale per regione, per area e per ami­piezza del cen­tro di resi­denza, di coloro che non uti­liz­zano la Rete e delle prin­ci­pali moti­va­zioni al non uso.

Il digi­tal divide è cul­tu­rale e non tec­no­lo­gico. Al netto del fat­tore età, che con­di­ziona for­te­mente l’utilizzo del web, la pre­senza in fami­glia di geni­tori che uti­liz­zano Inter­net favo­ri­sce tale com­por­ta­mento nei figli. Infatti, nelle fami­glie in cui entrambi i geni­tori navi­gano su Inter­net, la per­cen­tuale di figli tra gli 11 e 14 anni che non usano il web si asse­sta al 6,7%, men­tre nel caso in cui entrambi i geni­tori non navi­gano su Inter­net, la quota sale addi­rit­tura al 40,1%.

Se la quota di coloro che uti­liz­zano un per­so­nal com­pu­ter e la Rete è net­ta­mente mag­giore tra coloro che sono occu­pati è però da evi­den­ziare come l’utilizzo quo­ti­diano sia appan­nag­gio di poco più della metà della popolazione.

Col­pi­sce che oltre un terzo di coloro che sono in cerca di occu­pa­zione non usino PC e Inter­net. Ele­mento che cer­ta­mente, a parità di con­di­zione, non favorisce.

Con­si­de­rando il ruolo che le tec­no­lo­gie ICT hanno assunto nello svi­luppo della società e dell’economia, va evi­den­ziato che il dato rile­vato sulla capa­cità di uti­lizzo del com­pu­ter non è cer­ta­mente con­for­tante.  Sono poco più della metà coloro capaci di con­net­tere e instal­lare peri­fe­ri­che [57,3%] o ado­pe­rare for­mule arit­me­ti­che di base di un foglio elet­tro­nico [52,2%]. Infine, si atte­sta al 49,2% la per­cen­tuale di chi sa com­pri­mere un file e al 37,4% quella di chi sa pre­pa­rare pre­sen­ta­zioni con spe­ci­fici soft­ware. Skill che cer­ta­mente non si pos­sono con­si­de­rare avan­zati e che indi­cano quanto basso sia il livello di alfa­be­tiz­za­zione infor­ma­tica anche tra coloro che usano PC e Rte.

Il digi­tal divide è un far­dello pesan­tis­simo per l’Italia, che la sua riso­lu­zione venga affi­data ad un docu­mento pro­gram­ma­tico 2014 — 2020, pub­bli­cato alla fine del primo anno di teo­rica imple­men­ta­zione e che mostra tutta la far­ra­gi­no­sità, l’inconsistenza effet­tiva di visone ed azione per inci­dere sul pro­blema,  soste­nuto da un mani­polo di volon­te­rosi non retri­buiti allo scopo e senza un bud­get a dispo­si­zione non può che essere ulte­riore ele­mento di pre­oc­cu­pa­zione. Ad maiora…


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :