Foto: LUNA STANOTTE
Le bassezze dell'uomo e la ristrettezza mentale con l'avvilente ed offensiva mancanza di valori morali e il comportamento a danno del prossimo, dovono essere superate nell'attuazione di un'identica parità sociale e un'eguale valorizzazione della personalità umana, perciò, anche l'iniziativa economica privata ha come limite la dignità, figuriamoci per quanto riguarda un personaggio che è -o è stato- un pubblico rappresentante del popolo! L'onore è l'essenza della persona con la propria reputazione e rispettabilità di cui gode in virtù del proprio valore morale. Tra onore e onorevole ci sono di mezzo tutte le parole sopra citate, con in più la stima di un bene meritevole di un positivo apprezzamento non valutabile in termini numerici di qualsiasi tornaconto, vantaggio e profitto personale. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
LA FEBBRE DEL POTERE
Nel quattordicesimo anno del terzo millennio
la febbre del potere contagiò i governanti
sempre attivi nella comunicazione
continuamente parlavano al popolo
vaneggiavano alterazione e confusione
nell'esaltazione eccitavano fantasie
il delirio di potenza imperava senza critica.
I fatti reali non venivano né visti
tanto meno considerati
la cieca credenza inventava allucinazioni
nascondeva paradossi e situazioni surreali.
La non politica con l'imposta apparenza
la loquacità inesauribile e stringente
illudeva di ragionare per il bene comune
ma i cittadini inebetiti e imbarbariti
soggiacevano sotto al bombardamento
delle parole e delle contraddizioni.
-Renzo Mazzetti-
(2 novembre 2014)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2015/04/10/boschi-di-bronzo/