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Dillo con la frutta

Creato il 10 luglio 2012 da Italiabenetti @italiabenetti


Dillo con la frutta

Arrivare alla frutta=essere al momento finale di qualcosa; avere esaurito tutte le risorse, in particolare economiche, essere al verde; non farcela più, aver finito tutte le energie.

Giungere alla frutta, arrivare alla frutta= essere in ritardo, arrivare a cose fatte, troppo tardi per godere di un beneficio.

Cogliere il frutto quando è maturo= sapere agire al momento giusto, approfittare di un'occasione propizia.

Dare buoni frutti= dare buoni risultati, far guadagnare, fare ottenere una buona riuscita, dare una rendita proficua.

Dare cattivi frutti= dare cattivi risultati, anche sotto il profilo monetario

Frutto della colpa= usato ormai solo in senso scherzoso, indica il figlio nato da un'unione illegittima.

Frutto di stagione= avvenimento o comportamento tipico di un dato momento storico o di una certa età anagrafica. Usato anche in senso scherzoso.

Frutto proibito=qualsiasi cosa o piacere che sia oggetto di proibizione o divieto. Allude al frutto dell'Albero del Bene e del Male che secondo la Bibbia Adamo ed Eva vollero mangiare nel Giardino dell'Eden nonostante il divieto di Dio. Fu causa del Peccato Originale, e per questo i due progenitori furono scacciati dal Paradiso Terrestre.

Mettere a frutto=impiegare in modo da produrre un reddito, un vantaggio e simili. Si usa per il denaro, per l'esperienza per le capacità.

Senza frutto=senza risultato

 

MELA

Dillo con la frutta

Prender le mele= essere picchiato e per estensione rimanere sconfitto, perdere

Dar le mele= picchiare, vincere, sopraffare

La Grande Mela= New York

Viso a mela= viso tondo, fresco, bianco e rosso come una mela Una mela al giorno toglie il medico di torno= questa espressione si richiama al fatto che la mela è un frutto molto sano

Non sapere neanche di mele secche= non avere alcun sapore, proprio come le mele secche. In senso figurato, si usa per qualcosa che lascia del tutto indifferenti.

Mela marcia= lo si dice di una cattiva persona.

Essere bacato come una mela= Avere la testa bacata, essere sciocchi, stupidi, non capire le cose.

 

PERA

Al contadino non far sapere quant’è buono il cacio con le pere= a chi produce un prodotto non dire mai quanto è buono

Quando la pera è matura convien che caschi= la cosa verrà da sé, quando sia stata preparata opportunamente e senza fretta, lasciate il tempo alle cose di maturare da sole

Cadere come una pera cotta= cadere a peso morto, addormentarsi di colpo, per grande stanchezza, o anche innamorarsi improvvisamente e violentemente, oppure cadere con facilità in un inganno A pera= a forma di pera, cioè a forma oblunga con un’estremità piuttosto prominente: naso, testa a pera

Ragionamento a pera= sconclusionato, mal fatto, sciocco, insensato

Peretta= pompetta di gomma per clisteri

Peretta= piccolo clistere

Dillo con la frutta

Grattarsi la pera= grattarsi la testa in segno di perplessità o preoccupazione. Pera d’angoscia (fr. poire d’angoisse)= strumento di tortura consistente in un arnese di ferro a forma di pera che si conficcava in bocca al torturato e, con l’aiuto di una molla, si dilatava in modo tale da provocare la massima apertura delle mascelle, con conseguente senso di soffocamento e talvolta anche rottura della mandibola

Farsi una pera= nel gergo dei tossicodipendenti, iniezione di droga, in particolare di eroina

Lasciar le pere in guardia all'orso= affidarsi alla persona meno affidabile, come lasciando delle pere sotto la custodia di un orso, che se le mangerebbe tutte. In senso lato, essere imprudenti, sventati o molto ingenui.

Dare le pere= mandar via, allontanare qualcuno, riferito soprattutto a una coppia che si separa.

 

SUSINE Susine= seni piccoli, tondi e sodi

 

BANANA

Scivolare su una buccia di banana= rovinarsi per una sciocchezza, subire un danno per aver commesso un piccolo errore, come chi cade e si fa male calpestando una buccia di banana, molto scivolosa.

Banane= i soldi, in tono scherzoso “Ho tutto quello che mi serve per essere felice, mi mancano solo le banane!”

Repubblica delle banane = è un'espressione dispregiativa che generalmente sta a indicare una piccola nazione, spesso latino-americana o caraibica, politicamente instabile, dipendente solo da un modesto settore agricolo in mano a multinazionali e governata da un'oligarchia ricca e corrotta.

Gambe a banana= gambe arcuate

Banana= sinonimo di pene

 

PESCA

Dillo con la frutta

È un termine di confronto usato molto frequentemente per indicare la freschezza dell’incarnato: pelle, carnagione di pesca; vellutato, roseo, morbido come una pesca.

Pesca= livido lasciato sul volto o su altra parte del corpo da una percossa, botta, percossa che lascia il segno

Pesca= occhiaia livida, dovuta a stanchezza o malessere. “Mi sveglio spesso con le pesche agli occhi

 

CILIEGIA

L'amico ciliegia= amico inseparabile, come Mastro Ciliegia era amico di Mastro Geppetto secondo il Pinocchio di Carlo Lorenzini detto il Collodi.

Diventare rosso come una ciligia= per vergogna o per rabbia

Essere come le ciliegie= si dice di cose che si susseguono, che vengono una dopo l’altra

Ciliegina sulla torta= una cosa estremamente bella e positiva che arriva alla fine di un evento, di un lavoro per chiuderlo o completarlo in bellezza.

 

LIMONE

Spremere come un limone= fruttare fino in fondo, approfittare il più possibile di qualcuno, soprattutto in tema di denaro. In particolare, gravare di tasse eccessive.

Spremere i limoni= in senso ironico vuol dire pregare fervidamente, ardentemente, premendo forte le mani giunte come se vi si tenessero dei limoni da spremere.

Garantito al limone= un tempo espressione molto diffusa ma ormai desueta, deriva da un vecchio spot pubblicitario di un detersivo per piatti.

Limonare= baciarsi (con la lingua)

Essere acidi come un limone= essere una persona acida, di brutto carattere

Dillo con la frutta

COCOMERI

Cocomeri= sinonimo di seni molto prosperosi “La Maria è stata dal chirurgo estetico….si è fatta due cocomeri così”!

Cocomeri= sinonimo di testicoli “Non ne potevo più di ascoltarla, mi ha fatto due cocomeri così”!

Cinecocomero= film comico di produzione italiana destinato al grande pubblico, di stampo nazional-popolare e connotato da una certa grossolanità, che esce nelle sale in estate, contestualmente al periodo “delle vacanze”. Il significato era originariamente connotato in senso negativo, utilizzato per definire prodotti di grande successo commerciale, ma di scarso contenuto e di basso livello artistico, permeati generalmente di una comicità piuttosto volgare.

UVA

Fare come la volpe con l'uva= ostentare disprezzo o disinteresse per quello che non si riesce a ottenere pur desiderandolo molto. Narra una favola di Esopo (Favole,32) ripresa poi da Fedro (Favole,IV,3) e La Fontaine (Fables,III,11) che un giorno una Volpe affamata si trovò a passare sotto una vite da cui pendeva un grosso grappolo d'uva matura. La Volpe cercò in tutti i modi di afferrarlo, ma senza risultato, e quando si rese conto dell'inutilità dei suoi sforzi se ne andò affamata quanto prima esclamando: “Bella quell'uva; peccato che non fosse matura”.


ARANCIA

Fiori d'arancio= il matrimonio, e in particolare la cerimonia nuziale, durante la quale è tradizione che la sposa porti una coroncina o un piccolo mazzo di questi fiori, simbolo di purezza.

Pelle a buccia d’arancia= formazione di grasso soprattutto nella zona delle cosce che viene odiata da ogni donna

FRAGOLA

Rosso come una fragola= di colore rosso acceso, brillante, come quello delle fragole. Usato anche per porre l’accento sulla bellezza delle labbra di una donna.

Dillo con la frutta

CASTAGNE

Avere la castagna in bocca= pronunciare male le parole, come se si fosse impediti dalla presenza di una castagna in bocca.

Cavar le castagne dal fuoco= procurare un bene, un vantaggio o simili affrontando una situazione pericolosa. A seconda delle circostanze, significa farlo per qualcun altro, assumendo quindi il rischio su di sé, oppure viceversa, indurre qualcuno ad affrontare il pericolo senza fargliene poi godere il vantaggio. Il detto intero è “cavar le castagne dal fuoco con la zampa del gatto”. Viene da una favola di La Fontaine (Fables,IX,17) in cui si narra che un giorno la Scimmia, mentre dormicchiava insieme al Gatto vicino al focolare, vide che sotto la cenere stavano cuocendo delle castagne molto appetitose ma difficili da prendere, dato il calore della brace. Facendo leva sulla vanità del Gatto, che non era personalmente interessato a quel cibo, lo convinse ad affrontare l'impresa, e così ebbe le castagne senza scottarsi.

Prendere in castagna= cogliere in fallo, scoprire qualcuno mentre sta commettendo un reato o un'azione disdicevole.


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