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Dilma vuole esonerare dalle tasse i tablets, ma la tassa sulle penne a sfera e criminale
Creato il 21 febbraio 2011 da GiancarloDa parte del governo esiste una predisposizione per esentare dalle imposte la produzione di tablet che sono il sogno consumistico di tutte quelle persone affezionate alla tecnologia e che necessitano di rimanere collegati con il mondo.
Per questo, portavoce del governo Dilma, bisbigliano che favoriranno l'emendamento alla Medida Provisória 517, che estenderà i benefici della cosiddetta Lei do Bem (11.196/2005), come esenzione delle imposte PIS e Cofins, non solo ai tablet ma anche ai computer portatili (note-book).
Mentre si stà pensando di favorire ancora una volta la classe più abbiente del paese, lo stesso continua soffrendo sempre più con la bassa qualità dell'educazione, come se non bastasse la difficoltà di accedere alla rete pubblica e privata dell'insegnamento, il costo del materiale scolastico molte volte sfiora l'universo del proibitivo.
Passa tramite la Camera dei Deputati, dopo un lungo e tortuoso passaggio per il Senato federale, il progetto di legge che esenta di IPI, PIS e Cofins una lista di materiali scolastici.
Il progetto affrontò in Senato il gioco degli interessi dei produttori insediati nella Zona Franca di Manaus, che vogliono, a qualunque costo, annichilire i produttori installati in altre regioni del Brasile, dove i tributi continuano a seguire l'iter normale e prepotente.
Ma non deve meravigliare il fatto che il governo federale sia disposto a defiscalizzare la produzione di tablet e notebook, perché essere connessi a internet non risolve il problema dell'insegnamento, se l'istruzione dell'utente è insufficiente.
Il governo del PT scommette sul tablet popolare, perché mantenere il cittadino connesso è importante per disseminare le idee totalitaristiche che dominano il Brasile e tanti altri paesi dell'America Latina.
Di contrappunto, anche se connesso con la rete mondiale, un cittadino senza una formazione è la garanzia della perpetuazione al potere del gruppo che tenta di impiantare nel paese una dittatura civile, nel modello di quella che già esiste in Venezuela.
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