Dilma,100 giorni e niente da mostrare

Sono già passati i primi 100 giorni del governo di Dilma Vana Roussef.
Risultati?
Opere?
Aspettavive?
Cambiamenti?
Di fatto nulla, nulla a parte l'approccio mediatico diverso.Il passato sublimava Lula, il presente nasconde Dilma. Con questa assenza mediatica ha costruito la falsa idea di una gestione mericolosa, dedicata e discreta, quando, in verità, la sua agenda verte attorno ad una mezza dozzina di politici di fiducia e di relazioni di un'altra mezza dozzina di assessori.
Una specie di blindatura per l'incompetenza e la mediocrità che nasconde una gestione pettegolezzi  e una persecuzione sorda nei confronti di coloro che non si inquadrano e sottomettono all'arroganza della Dilma.
Intanto l'inflazione sta tornando, a grandi passi, Il cambio è fuori controllo. Le importazioni stanno uccidendo l'industria nazionale. Gli interessi aumentano. Gli investimenti sono bloccati. Il debito pubblico svetta sempre più alto.
Sono 100 giorni di mancanza di creatività, iniziativa, brillantezza. La sfida: citate una sola decisione di Dilma che abbia un impatto rilevante presente o futuro, che effettivamente possa cambiare la vita dei brasiliani, in questi 100 giorni.
Niente, Dilma amministra il Brasile come se fosse una bancarella, o meglio ancora, un negozio di R$ 1,99, con mucchi di prodotti cinesi. Come quello che portò al fallimento alla metà degli anni '90.