“Faccio la dieta a metà”, mi ha detto pochi giorni fa Nino, un mio amico di vecchia data.
“Cos’è la dieta a metà?”, gli ho chiesto.
“Semplice, mangio tutto quello che mangiavo fino a ieri senza alcuna rinuncia, solo che dimezzo tutte le quantità”.
Che dire cari lettori di Sport e Nutrizione, una trovata semplice e geniale.
“Dimagrire con la dieta a metà… Ma… Si tratta di un semplice ridurre le quantità, come suggerito già da molti per molti anni” mi si potrebbe obiettare. Forse, ma Nino ha dato un valore numerico a questa riduzione: metà, esattamente il 50%.
E’ la stessa differenza che passa tra 2 amici che salutandosi dicono “ciao, ci vediamo allora” e 2 che invece si salutano dicendo “ciao, ci vediamo giovedì alle 19:30 al teatro Petruzzelli”.
Finchè non sono fissati un luogo e un’ora l’appuntamento non esiste.
Non dovete ridurre le quantità in un modo vago e imprecisato, ma dimezzare. E’ ciò che mancava ad un buon proposito per diventare un intento preciso e pianificato.
Che simpatico Nino, mi ha fatto morire dal ridere per tutto il racconto, soprattutto quando ha detto: “io non mi privo di niente, pensa, ieri sera sono entrato ugualmente in rosticceria nonostante fossi a dieta, solo che ho speso 40 centesimi: ho comprato un solo panzerottino”.
Bè, ridere di gusto era veramente il minimo.
Miei cari, il dimagrimento è una cosa seria importante, ma è comunque altrettanto importante non prendersi troppo sul serio nella vita, ed è per questo che io stimo Nino che, oltretutto, ha perso già 10 kg in un poco più di mese con questo stratagemma.
Ammetto che con me una cosa del genere non funzionerebbe. Io in rosticceria non mi fermerei certamente al panzerottino…
Che strano però… proprio io che sono in grado di digiunare per 36 ore di fila bevendo solo acqua e qualche caffè. Questo suggerisce quanto siano importanti l’approccio mentale e l’ottica di idee piuttosto che il valore materiale del cibo in sè!
Negli ultimi anni ho maturato una forte sensibilità al tema del dimagrimento e ad oggi ho già provato diverse vie, tra cui anche quella di digiunare un giorno alla settimana (pratica da cui ho ottenuto ottimi risultati; se vuoi saperne di più non perderti il mio video che uscirà tra un paio di mesi su questo argomento; mandami una mail all’indirizzo [email protected] o iscriviti al mio canale Youtube per rimanere aggiornato).
Sono giunto alla conclusione che il primo passo nella perdita del peso non sia nella misurazione delle proteine o dei carboidrati assunti, ma in un cambiamento lento ma continuo di mentalità, di approccio al cibo, di percezione di se stessi (se tutto andrà bene vi ritroverete in un altro corpo che andrà gestito in modo diverso rispetto al precedente).
Ognuno di noi deve prima inquadrare la migliore strada per sè (seguo una dieta grammata o non sono disposto a pesare i cibi e prediligo quindi la dieta dissociata?) solo allora sarà pronto ad addentrarsi nel complesso tema della nutrizione, auspicabilmente avvalendosi della consulenza di un esperto (dietologo, nutrizionista, etc.).
In questo momento, dopo un anno di digiuno 1 giorno alla settimana, sto seguendo la strada degli integratori alimentari e dei cibi sostitutivi dei pasti. Un’esperienza che si sta rivelando vincente (anche su questo, se vuoi saperne di più scrivimi a [email protected]).
Che dire di più, grazie Nino per il tuo piccolo grande contributo, sono sicuro che in molti troveranno semplice e conveniente entrare nella tua ottica di idee di “dimagrire con la dieta a metà”!