La dimensione dello studio fotografico è probabilmente uno dei punti cardini nella progettazione di un ambiente di lavoro. Un piccolo studio casalingo è spesso uno spazio condiviso, ovvero una stanza utilizzata per altri scopi: in questi casi dovrete dotarvi di strutture, supporti e attrezzatura facilmente trasportabile, di facile montaggio e stoccaggio. Nel caso al contrario abbiate una stanza in più o addirittura uno spazio ad hoc (quale può essere un negozio, una cantina o una sala esterna al vostro appartamento) la situazione è completamente differente: potete pensare di realizzare uno studio fisso, con attrezzatura che non debba essere smontata di frequente. In aggiunta, sarete in grado di dipingere le pareti di un colore adatto nonché sigillare alla bisogna porte e soprattutto finestre.
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Photo_Studio_-_22_Feb._2011.jpg#/media/File:Photo_Studio_-_22_Feb._2011.jpgMolte persone pensano che il problema principale in uno studio fotografico sia la dimensione della stanza: sbagliato. Il problema principale è l’altezza del soffitto. Questo dovrebbe essere abbastanza alto da poter inserire il diffusore principale ad una distanza appropriata dal soggetto, angolato di 45º verso il basso.
Una stanza con un soffitto alto, ad esempio, 2.4 metri è sufficiente per fare ritrattistica di soggetti seduti o sdraiati ma creerà problemi nel caso di soggetti in piedi in quanto non sarà possibile alzare ulteriormente il diffusore.
Se avete per esempio un fondale di 3 metri illuminato da due luci situate al di fuori del fondale stesso, avrete bisogno di una stanza alta almeno 5 o 6 metri (se vi interessa fotografare un soggetto a figura intera). Ovviamente stiamo parlando di dimensioni molto complicate da trovare in un ambiente urbano (a meno che, appunto, non abbiate una soluzione commerciale), il che vi costringerà sicuramente ad utilizzare delle soluzioni creative (a partire dalla eliminazione delle figure intere) o usare lo stesso soffitto come riflettore per ridurre la necessità di posizionamento “troppo in alto” dei diffusori.
Se al contrario il fondale è inferiore ai 3 metri, usate lunghezze focali maggiori: dovete evitare che parti della parete posteriore o della stanza finiscano nella scena (la post elaborazione è sempre da evitare, quando possibile, in quanto aumenta di troppo il carico di lavoro).
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Photography_studio_in_Ouagadougou.jpg#/media/File:Photography_studio_in_Ouagadougou.jpgNon fate l’errore di calcolare, infine, la dimensione della stanza partendo dal fondale: il soggetto non deve mai essere posizionato troppo vicino al fondale stesso, pena la presenza di ombre dure (e non cancellabili): la distanza minima tra fondale e soggetto dovrebbe essere compresa tra 1.5 e 2 metri. Nel caso il fondale sia su uno stand (e ve lo consiglio per poter fare cambi di colori veloci), dovete aggiungere almeno un 50 centimetri tra muro e fondale stesso, quindi altri 4.5 metri (almeno) tra fotografo e soggetto stesso ed almeno altri 50 centimetri alle spalle del fotografo per potersi muovere: sommando il tutto lo studio fotografico dovrà essere profondo tra i 7 e gli 8 metri. Non pochi, soprattutto se state attrezzandone uno in casa.
Utilizzando lunghezze focali più corte potete ridurre lo spazio tra fotografo e soggetto ma avrete comunque il problema della distorsione, oltre che il rischio di includere nella scena parti della stanza che non sono scena.
Quando si scatta vicino al soggetto dovete essere molto consapevoli del fatto che il soggetto stesso deve occupare la minor profondità possibile per minimizzare la distorsione grandangolare. Braccia e gambe che si estendono verso o all’opposto della fotocamera potrebbero assumere proporzioni strane.
Dimensione dello studio fotografico: Colore delle pareti
A rigor di termini, per il miglior controllo della luce un pavimento, le pareti ed il soffitto di uno studio fotografico dovrebbero essere di colore nero opaco. Ovviamente se così realizzato l’ambiente di lavoro sarebbe incredibilmente deprimente.
Un’alternativa è l’uso del grigio chiaro o semplicemente il bianco. Altri colori sono da evitare totalmente in quanto andrebbero a falsare il colore risultate, con conseguente problemi nel bilanciamento del bianco. Inoltre, occhio alle differenti tonalità impiegate: deve essere la stessa per tutte le pareti, oltre che per il soffitto. Fate molto attenzione anche al pavimento: se necessario ricoprirtelo con dei teli o dei tappeti di un colore neutro, possibilmente lo stesso delle pareti.
L’uso di teli può essere anche una soluzione da non scartare per coprire stanza e soffitto (o stoffa): in questo modo potete evitare di tinteggiare ma soprattutto andrete ad evitare i problemi dati da eventuali colonne, finestre e porte. Se coprire una porta con un telo è più che sufficiente, differente il discorso della finestra: se non è dotata di tapparelle dovrete trovare un modo per oscurare i vetri (magari dei plexiglass spessi di colore ancora una volta bianco/nero/grigio chiaro), quindi coprire nuovamente il tutto con un telo in modo da uniformare per quanto possibile la superficie della parete nella quale la finestra è inclusa. La soluzione dei teli è quella preferibile nel caso di utilizzo di una stanza non dedicata a studio fotografico ma usata anche per altri scopi.
Ovviamente, quando avrete approntato lo studio fotografico, impostate il bilanciamento del bianco nella vostra fotocamera per risolvere gli ultimi problemi.
Pulizia e sicurezza
Niente di peggio per una modella o un modello che lavorare in uno studio disordinato o sporco. Mantenete il vostro studio pulito e ordinato. Una scrivania disordinata in un angolo, l’equipaggiamento extra appoggiato ai muri o gli scaffali pieni di soprammobili darà una brutta impressione a chi metterà piede nel vostro studio.
Occhio alla sicurezza: i cavi non devono essere in giro al fine di evitare di inciampare. La cosa migliore da fare è predisporre delle canaline lungo i lati della stanza e altre (usate delle canaline piatte per evitare inciampi) che raggiungono la strumentazione. Per le canaline lungo i lati, molto interessanti sono le canaline in neoprene nero (sono dimensionabili piacere e non riflettono la luce).
Sempre in ambito sicurezza, non dovrebbero mai mancare un kit per il pronto soccorso (25 euro) ed un estintore a polvere (circa 30 euro).
Se coprite la porta con un telo, ricordatevi di indicare, magari con un cartello o con una scritta, dove è situata (più per il modello che per voi).
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