"Armstrong la leggenda che non c'era", titolava così, la Repubblica, un articolo di Gianni Mura del 12 ottobre scorso. Ieri è arrivata la notizia della cancellazione ufficiale da parte dell'Uci (Unione ciclistica internazionale) dei sette Tour de France vinti dall'americano dal 1999 al 2005. Venerdì prossimo, la stessa Uci deciderà se riassegnare quei titoli ai secondi piazzati. Penso che sarebbe un atto coraggioso quello di lasciare sette spazi bianchi in corrispondenza delle vittorie incriminate, per sanzionare anche nell'albo d'oro quella che è stata una presa in giro colossale per tutto lo sport e per i tifosi che avevano accompagnato sulle strade francesi, quella che allora era sembrata un'impresa ineguagliabile. Un'ultima notazione: la versione attualmente disponibile della voce Lance Armstrong su wikipedia, recita:
«ha vinto sette volte il Tour de France, record nella storia della corsa francese. Queste vittorie, come tutti i suoi risultati ottenuti dal 1998 alla fine della carriera, sono state revocate dall'Unione Ciclistica Internazionale il 22 ottobre 2012 in seguito ad un'inchiesta condotta dall'agenzia contro il doping statunitense che ha accertato il sistematico utilizzo di pratiche dopanti da parte di Armstrong e della sua squadra, l'Us Postal, in tale periodo».
A mio sommesso parere, non si può dire: "ha vinto sette Tour, record storico", per poi aggiungere "le vittorie sono state revocate". Insomma, un testo po' contraddittorio, nella speranza che nel frattempo qualcuno intervenga per le opportune modifiche.
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