A volte
molto spesso in realtàsempre più spesso a voler essere sinceriun'immagine, un suono, un profumo
mi fanno capire che la vita che volevo
mi è scappata per sempre dalle mani.
è scivolata via liquida, impalpabile;
ma ruvida anche,
e abrasiva
è scappata in silenzio / con urla fragorose
ammutolita / parlandomi col cuore.
non mi ha dato preavviso,
eppure ha cercato tante volte di attirare l'attenzione su di sé.
e io l'ho ignorata.
pensando, come faccio sempre 'c'è tempo, poi ti recupero'
il metodo più infallibile del mondo per mandare tutto a puttane
solo una sigaretta, un'altra sigaretta,
nel buio di un balcone, di fronte a un sole che sorge o tramonta
sempre in quell'attimo senza patria, quando non è giorno e non è notte
quell'unico attimo che non mi mette ansia
un attimo infinito e onnipotenteperché anche io
non sono giorno e non sono notte
3 minuti di azzurognole volute di fumo
non mi regaleranno soluzioni
concedono tregua,
tregua che non è pace
perché la pace se n'è andata
a braccetto con quella vita che avrei voluto
ma che ha rassegnato le sue dimissioni.
a me, che ero il suo capo
il boss, il dirigente
ma quella vita era più saggia di me
e a briglia sciolta non ci voleva stare
voleva il giorno E la notte
li voleva in logica sequenza
non voleva abitare quell'attimo senza patria
e se ne è andata.
Io?
accendo un'altra sigaretta
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