Non mettiamo limiti alla provvidenza, ma diciamo che difficilmente 7 mesi (almeno) di commissariamento vedranno a capo della città - come successe col commissariamento di Bologna, quando la commissaria Cancellieri si rivelò ben più efficace dei sindaci che l'avevano preceduta - qualcuno in grado di andare molto oltre l'ordinaria amministrazione. Il commissario assume in se i poteri della Giunta e del Consiglio, ma la somma di questi poteri non basta per tirare fuori la città dalle secche amministrative e di certo non basta per cambiare l'atteggiamento e la preparazione di centinaia di dirigenti incapaci, conniventi se non addirittura corrotti. Il rischio concreto, anzi più che altro la certezza, è che parecchie operazioni decisive per la città sfumino o si rallentino di molto. Vediamone alcune.
1. Cartelloni
Il Piano Regolatore è fatto, ma mancano i piani particolareggiati per ogni municipio e poi soprattutto mancano le gare per assegnare i lotti. Impensabile che la questione, tra le più delicate in assoluto, venga risolta dal commissario. Stiamo parlando di un progetto che cuba diverse centinaia di milioni l'anno di ricavi che ora vanno nelle mani di clan, racket e società di dubbia legalità. Stanno tutti festeggiando.2. NavonaIl bando-truffa per la Befana a Piazza Navona è stato parzialmente modificato e integrato ma il sindaco aveva promesso, per accertarsi di allontanare un rischio di ritorno sulla piazza proprio di coloro che l'avevano massacrata di nominare lui la commissione che deciderà le assegnazioni. La commissione non la potrà nominare e l'assessore Leonori, che tanto si è spesa per un ritorno anche qui della qualità a dispetto delle cricche, non c'è più. E non sono poche le partite, di dimensioni un po' inferiori, che erano in capo a Marta Leonori. Pensiamo alle bancarelle (migliaia, che rendono le strade inguardabili) o ad esempio al catalogo dei dehors con sedie e tavoli finalmente di qualità da imporre ai ristoratori: la cosa non ha avuto il tempo di essere approvata.
3. Città della Scienza
Tanti saluti al mega progetto di Via Guido Reni che avrebbe creato un nuovo quartiere di qualità al posto delle ex caserme e ex officine militari in Via Guido Reni di Fronte al Maxxi. Il progetto doveva passare in Assemblea Capitolina e poi finire in Regione. Ma l'assemblea non c'è più: tutto fermo per anni, con una perdita economica e di posti di lavoro enorme.4. Nuovo Stadio della Roma
Stesso discorso. La progettualità di qualità imposta da Giovanni Caudo, assessore all'urbanistica, da chi verrà portata avanti? Gli investitori insisteranno a portare soldi in questa città? Quando la Regione finirà di osservare il progetto a chi rimanderà le carte? Al Commissario Governativo? Un progetto di trasformazione urbana del valore di miliardi che rischia di sfumare.5. Pgtu
Prevede finalmente l'aumento delle strisce blu e la chiusura dell'area dell'anello ferroviario. Prevede insomma di penalizzare il trasporto privato a favore del trasporto pubblico. E' stato approvato dall'ex assessore alla mobilità Guido Improta che diede alla città un Piano Generale del Traffico Urbano dopo decenni, ma ora nessuno lo attuerà.6. Area Ex FieraAnche qui Giovanni Caudo stava iniziando a mettere le mani su una partita che Alemanno aveva tenuto congelata per 5 anni. Niente di fatto: milioni e milioni di euro persi per la città, decine di milioni di euro di indotto polverizzati e soprattutto centinaia di posti di lavoro in fumo.
7. Fiera
Un passaggio delicatissima per la Fiera di Roma: la società è decotta e va rilanciata. E' sul mercato. Ci sono dei compratori internazionali e c'è già una offerta. Chi decide? Semplice: si rimanda. E magari gli investitori internazionali vanno a mettere i loro soldi altrove. 8. Pulizia settimanale delle stradeUn altro importantissimo passaggio che il consigliere Fabrizio Panecaldo stava seguendo assieme all'assessorato all'ambiente. Nessuno dei due c'è più e anche qui Roma dovrà rimandare - magari di altri trent'anni - ad avere strade pulite dalle quali (con enormi benefici) si eliminano le auto parcheggiate per igienizzare correttamente e così scoraggiare anche l'abbandono delle auto per strada che interessa decine di migliaia di vetture. Progetto fermo dopo i primi esperimenti dei passati giorni sulle consolari.
9. Ponte dei CongressiGrande progetto fondamentale per la città. Soldi governativi stanziati mesi fa che fatalmente andranno persi se il progetto esecutivo non verrà portato a dama. Graziano Del Rio investirà questi denari altrove, non a Roma.
10. Nuovo regolamento di polizia urbana
Un passaggio fondamentale che era in capo al Gabinetto del Sindaco (Rossella Materazzo, nello specifico). Stavano finendo di compilare il Regolamento di Polizia Urbana: quello attuale risale al 1949 se non andiamo errati. Commentate voi. Il nuovo potrà aiutare contro la prostituzione, il vandalismo (writing), il decoro (parabole sui terrazzi), l'accattonaggio, la vendita notturna di alcoli e molto altro fino, per dire, allo scempio dei risciò. Forse dovremo aspettare altri settanta anni perché qualcuno osi metterci mano...