Si è letto in questi giorni (30-03-2012) su molti media delle dimissioni del fisico Antonio Ereditato (suo l’errore sui neutrini più veloci della luce), coordinatore della collaborazione “Opera” i cui dati nel settembre scorso indicavano i neutrini come piu’ veloci della luce. Lo si apprende dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Dal punto di vista epistemologico la cosa è interessante: nelle Scienze chi sbaglia si fa da parte… A quando un ‘filosofo’ che sappia fare lo stesso?
Le Scienze sanno verificarsi e correggersi… perché la “dura res” (quella extensa) rimane là fuori: ob-jectum, ad ‘attendere’ un altro ‘contatto’, più corretto e quindi significativo. Le macchine possono sbagliare(!) ma le verifiche successive ne mostrano le disfunzioni… ci si corregge e si riparte.
Il vero problema non è l’errore, ma la sua non-correzione…
Non di meno: finché si fa tutto da soli, pensando nella propria testa ed ‘imponendo’ al mondo il proprio punto di vista… non è possibile ‘verifica’ alcuna… ma -quindi- neppure verità, poiché l’eventuale non-corrispondenza tra proprio pensiero e realtà non può essere smascherata.
La Scienza (moderna) verifica se stessa… la Filosofia no…