Povero Freud, che ha passato la vita a studiare il simbolismo dei sogni e ha scritto tomi sulla loro interpretazione. E poveri i suoi seguaci di ieri e di oggi che li analizzano insieme ai loro pazienti durante il percorso psicoterapeutico.
Tempo perso si direbbe alla luce di uno studio pubblicato sulla rivista Dreaming. Secondo gli Scienziati sarebbe la posizione assunta durante il sonno a determinare il contenuto dei sogni. Punto e basta.
Già in passato altri Scienziati avevano evidenziato che coloro che dormono sul fianco destro fanno sogni più positivi e meno incubi in confronto a chi sceglie il fianco sinistro. Secondo questa nuova ricerca, che ha arruolato 670 persone (443 donne e 227 uomini, età media 19 anni), il dormire in posizione prona provocherebbe sogni dai contenuti sessuali, erotomanici e persecutori, con temi che hanno a che fare con l’avere una relazione sessuale con una celebrità, il sentirsi soffocare, il non riuscire a respirare, il sentirsi bloccato, legato, incapace di muoversi.
Secondo l’Autore, la posizione prona creerebbe delle sensazioni fisiche, quali pressioni sui genitali e sul corpo in generale e difficoltà respiratorie che si riverberebbero sul contenuto dei sogni.
E ora come glielo dico ai miei pazienti che ogni volta mi raccontano speranzosi e coscienziosi i loro sogni?
E però. Forse mi sbaglio, ma ho l’impressione che questi Scienziati stiano dalle parti di chi pensa che per non avere gli incubi la notte basti non mangiare pesante la sera.