Carissimi genitori, ormai la mia vita terrena è terminata. Vi chiedo solo perdono per l’immenso dolore che vi ho dato. Ancora una volta perdonatemi. Mamma, pensa anche che hai molti figli, perciò non te la prendere troppo. Saluti e bacioni a te papà nonna e nonno e sorelle e zii. Addio. Pino. (Manfredi Giuseppe (Dino) di anni 21, catturato nel corso di un combattimento contro tedeschi e fascisti, fucilato lo stesso giorno, agosto 1944).
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I N N O
Fratelli d’Italia
L’Italia s’ è desta,
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la vittoria?
Le porga la chioma,
Chè schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte,
Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti e derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l’ora suonò.
Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte,
Italia chiamò.
Uniamoci, uniamoci!
L’unione e l’amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore.
Giuriamo far libero
Il suolo natìo,
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte,
Italia chiamò.
Dall’Alpe alla Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn’uom di Ferruccio
Ha il cuore e la mano;
I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I vespri suonò.
Stringiamoci a coorte,
Sian pronti alla morte,
Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute;
Già l’Aquila d’Austria
Le penne ha perdute,
Il sangue d’Italia
Bevè, col Cosacco
Il sangue polacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte,
Siam pronti alla morte,
Italia chiamò.
-Goffredo Mameli-
(1827-1849)
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