La trama è questa: in un isola dei caraibi l'impresa di costruzioni diretta da Burt Thompson (Ward Ramsey) sta lavorando alla creazione di un nuovo porto. Durante un'esplosione controllata sul fondo marino il movimento della terra smossa riporta alla luce due dinosauri perfettamente conservati, questi vengono ritrovati da Betty Piper (Kristina Hanson) durante un'immersione e in seguito adagiati sulla spiaggia in attesa dell'arrivo degli esperti dello Smithsonian.
Durante una delle frequenti tempeste tropicali che regolarmente affliggono l'isola, un fulmine colpisce i due dinosauri, un brontosauro e un tirannosaurus rex, e indovinate un po'? Esatto, i dinosauri prendono vita e iniziano a ciondolare per l'isola all'insaputa dei suoi abitanti. Nel frattempo il vicegovernatore dell'isola, un tipo assai losco di nome Mike Hacker (Fred Engelberg) effettua un altro ritrovamento dal quale tenta di trarre profitto, quello di un neanderthaliano perfettamente conservato, anch'esso più vivo che morto (interpretato da Greg Martell). Nel panico generale che scaturirà dalla situazione l'unico a tentare un approccio amichevole con l'uomo primitivo e con uno dei dinosauri sarà il piccolo Julio (Alan Roberts), ragazzino affidato alle poco amorevoli cure del vicegovernatore.
Il film ha ovviamente un target di soli appassionati, di ricercatori del genere o al limite di cinefili onnivori, chi non sopporta le produzioni di serie B d'antan non troverà motivi di interesse in questa pellicola. C'è da dire che oltre al versante fantascientifico - avventuroso la presenza dell'uomo primitivo, che si troverà a contatto con la civiltà moderna, riserva anche qualche risvolto comico che calcato maggiormente avrebbe potuto anche virare verso la slapstick comedy. Come sempre accade per pellicole come questa la cosa più interessante è vedere come venivano usati gli effetti speciali in questo caso garantiti da trucco e modellini dei dinosauri animati a passo uno. Piccola curiosità: durante le riprese il set della giungla e i modellini dei dinosauri vennero utilizzati anche per girare un episodio di Ai confini della realtà (Odissea del volo 33) e uno de L'isola di Gilligan.