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Dio è morto, Marx è in crisi e anche la Germania non si sente tanto bene

Creato il 17 marzo 2013 da Silvanascricci @silvanascricci

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Dio è morto, Marx è in crisi e anch’io non mi sento molto bene.

Questa storica e splendida battuta di Woody Allen potrebbe applicarsi anche, udite udite, alla Germania; quella Germania che ha imposto a tutti (e con il felice benestare dei governi locali) noi europei una cura che ci ha ammazzato.

Ebbene, ora, la stessa cura sta cominciando ad avere effetti collaterali sulla stessa Germania.

A febbraio il PIL tedesco del quarto trimestre 2012 è sceso dello 0,6%, attestandosi su base annua vicino allo zero, quindi piena stagnazione.

Un contrasto netto, se si prendono i dati degli anni precedenti: nel 2011 e nel 2010 il PIL era rispettivamente del 3% e del 4,2%.

Il motivo? Il crollo delle esportazioni.

Una conseguenza ovvia se si pensa che i principali importatori di prodotti tedeschi erano Italia, Grecia, Spagna e Portogallo, attualmente in profonda crisi.

Non sarebbe il caso, per il bene di tutti, piantarla lì con l’economia che fa la politica e ricominciare a far sì che la politica faccia l’economia.



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